l’intervista

Roma, il rammarico di Alemanno: “Gualtieri fortunato, con Monti non vedevo un euro”

Edoardo Sirignano

«Quando ero sindaco e venivo criticato, non c’era nessun governo che mi aiutava. Anzi, c’era un tale Mario Monti, che tagliava alla città eterna qualunque cosa fosse possibile. Stiamo parlando, d’altronde, dello stesso esecutivo per cui non ci sono state le Olimpiadi. Prima di Virginia Raggi, è stato il professore a bloccare la nostra candidatura». A dirlo l’ex sindaco di Roma Gianni Alemanno.

Standard&Poor’s premia la capitale: economia sana e diversificata. Cosa è cambiato rispetto a quando indossava la fascia tricolore?
«Il mio mandato è partito due mesi dopo il tracollo di Lehman Brothers. Buona parte della mia Amministrazione è stata influenzata da una delle peggiori crisi degli ultimi anni. Il buon Roberto Gualtieri, invece, si trova al Campidoglio nel dopo Covid, quando c’è una spinta economica e turistica fuori dall’ordinario».

Tale risultato, come conferma l’agenzia statunitense, è dovuto principalmente al supporto di Palazzo Chigi al Comune?
«Il governo Meloni, per tradizione e storia, non avrebbe mai lesinato aiuti al Comune. Guai, d’altronde, se un esecutivo di centrodestra non supporta la capitale. La sinistra, poi, ha avuto questa grande opportunità chiamata Giubileo, nonché tutte le risorse previste nel Pnrr. Sono tutti fattori che influiscono, a maggior ragione se non siamo in un ciclo economico incerto, come quello in cui ci siamo trovati quando eravamo alla guida della città».

 

  



Nessuno, allora, vi ha aiutato?
«In quella fase non si vedeva un euro. Non c’erano eventi in grado di trainare l’economia. Il dato, registrato da Standard&Poor’s, è dovuto solo a un esecutivo che, a differenza di quelli precedenti, non ha dimenticato Roma».

Sbagliato, pertanto, affermare che la città eterna si avvia verso una nuova stagione dell’oro?
«Esattamente! Il problema non è avere i fondi, ma saperli spendere. La sinistra sta gestendo un grande tesoretto nel modo peggiore possibile. Come accade per i terremoti, gli effetti delle risorse spese in malo modo, non si vedono nell’immediato. Al momento possiamo assistere solo ai disservizi dovuti ai cantieri e a una programmazione sbagliata».

 



Chi se la prende con l’Amministrazione, però, non dovrebbe muoversi per dar vita all’alternativa?
«Il centrodestra innanzitutto deve ritrovarsi per scegliere un candidato in grado di battere Gualtieri. Bisogna, poi, alzare il livello dell’opposizione. Non la sento per niente. Qualora dovesse passare la Ztl fascia verde, sarà lo strangolamento definitivo per la capitale. Ecco perché, insieme al coordinatore cittadino del nostro movimento Nicola Colosimo, siamo pronti a scendere in strada contro chi, con le azioni, condanna a morte Roma».