Roma, alberi come pensiline? Ma l'ombra non c'è: la rivolta sui social
Secchi. spogli. Bruciati e inutili. L’ultima trovata del Campidoglio targata Gualtieri sono gli alberi che dovrebbero fare ombra alla fermata dei bus. O almeno è quello che l'amministrazione di Roma auspicava. Sì, non è uno scherzo, hanno piazzato dei pochi vasi con degli alberelli per fare ombra. Il risultato? Inutili, se non fossero costati ai cittadini romani e non fossero per nulla risolutivi contro le temperature tropicali di quest’estate. Sono già secchi e quello che è più tragico è che non fanno ombra. Per nulla. Nemmeno per una singola persona. A Piazzale dell’Agricoltura il copione è lo stesso delle piazze e le vie della città: impossibile ripararsi dal sole tra rami rinsecchiti o sotto le foglie delle piccole palme. Stesso il copione alla stazione di Trastevere e in altre location della città terna, in cui alcuni turisti per aspettare gli autobus, spesso in ritardo, hanno preferito acquistare l’ombrellino. Di fatto, si chiama “piano del verde di emergenza“ e nelle promesse immaginavano una vera e propria task force del verde ed invece l’impegno è di trenta piante.
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Già, perché il Campidoglio con trenta piante pensa di risolvere la questione, e pure male, viene da dire ascoltando i commenti. Turisti e romani alla fermata dei bus sono quasi increduli, quando gli diciamo che quegli alberelli dovrebbero fare ombra: alcuni ridono e altri più disperati chiudono la questione affermando che chi ha preso tale iniziativa è “inadeguato”. Oltre ad essere un’idea bizzarra non ha portato nessun sollievo a chi aspetta sotto il sole cocente il fatidico bus. E così l’assessora all’ambiente del Comune di Roma Sabrina Alfonsi che sulla sua pagina Facebook rilancia l’iniziativa scrive: «Il piano di alberature in vaso alle fermate dell'autobus di Roma Capitale ha suscitato numerose approvazioni e qualche perplessità» E sotto ecco i commenti ai quali la Alfonsi non risponde. «Una pensilina con panchina sarebbe meglio!!!», scrive un utente. Ed ancora: «Quanto odio i vasi. Rivelano un vuoto progettuale nell'arredo urbano, messi lì come dissuasori o per riempire spazi irrisolti. Sono solo ingombro e caos visivo».
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Un vero flop, visti gli alberi bruciati per il caldo, per il piano verde di emergenza per far fronte alle temperature estive approvato dalla giunta capitolina lo scorso sei giugno e rilanciato dall'amministrazione capitolina come la soluzione a tutti i problemi. Ed ancora molte persone si lamentano che: «Nel piazzale della Stazione Trastevere non c'è né un albero né una pensilina, si aspettano bus sotto un sole feroce»; scrive un altro utente. Al quale fa eco: «Magari fare passare gli autobus con maggiore frequenza sarebbe ancora meglio, ma qui ogni santa estate il servizio già vergognoso viene ulteriormente ridotto appena chiudono le scuole». E c’è anche chi fa il confronto con le altre città europee: «E poi pensiline sedute e indicatori dell’orario passaggio autobus. Come in tutte le metropoli civili». Un’idea bocciata e comica per la città eterna che nei mesi estivi accoglie migliaia di turisti e non si esime da figuracce che fanno il giro del mondo. Insomma, un delirio, che è stato anche promosso dall'assessorato come un'iniziativa innovativa e Green. Tra le risposte migliori il post di una pagina Facebook che mostra il «prima» e il «dopo» alla fermata Ipogeo degli Ottavi. Se non fosse tutto vero ci sarebbe quasi da ridere.
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