Mafia a Roma, nella maxi-retata figli di boss e un calciatore. E rispunta la banda della Magliana
Arresti e sequestri milionari. All'alba di martedì 9 luglio è scattata una maxi-operazione della Direzione Investigativa Antimafia su tutto il territorio nazionale per dare esecuzione a un’ordinanza, emessa dal Gip del Tribunale di Roma - su richiesta della Procura della Repubblica di Roma-Direzione Distrettuale Antimafia - che dispone misure cautelari nei confronti di 18 persone, ritenute gravemente indiziate di far parte di due associazioni, con l’aggravante mafiosa, radicate in Roma. Associazioni finalizzate alla consumazione di estorsioni, usura, fittizia intestazione di beni, riciclaggio, autoriciclaggio e reimpiego in attività economiche di proventi illeciti; reati aggravati dall’aver agevolato i clan di camorra Mazzarella - D’Amico, le cosche della ’ndrangheta Mancuso e Mazzaferro e il clan Senese. L’operazione disposta dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Roma vede il coinvolgimento di oltre 500 operatori.
Nel corso della attività di indagine, avviata nel marzo 2018 dalla Direzione Investigativa Antimafia - Centro operativo di Roma con il coordinamento della DDA della Procura di Roma, sono stati raccolti elementi gravemente indiziari in ordine alla esistenza di una vera e propria centrale di riciclaggio, operante in Roma e con interessi in tutto il territorio nazionale, che si è avvalsa della forza di intimidazione del vincolo associativo e della condizione di assoggettamento derivante sia dagli stretti legami con le organizzazioni criminali mafiose tradizionali che per l’immediata disponibilità di armi da guerra e comuni da sparo. Unitamente alle misure cautelari personali il Giudice per le Indagini Preliminari ha disposto il sequestro preventivo di 3 società e per equivalente fino alla concorrenza della somma complessiva di euro 131.826.000,00 profitto dei reati, nei confronti di 57 indagati.
I NOMI - Tra le 18 persone arrestate Antonio Nicoletti e Vincenzo Senese, rispettivamente figli del cassiere della Banda della Magliana, Enrico e il figlio del boss Michele Senese detto ’O pazz’. Risulta indagato, con l’accusa di riciclaggio anche, l’ex giocatore di serie A del Bologna e del Napoli, Giorgio Bresciani, che risiede a Pomezia. Colpito da misura anche Roberto Macori, legato alla «destra eversiva romana, all’ombra di Massimo Carminati, e divenuto prima l’alter ego di Gennaro Mokbel, per poi legarsi a Michele Senese». Tra le persone indagate anche una figlia di Anna Betz nota come Lady Petrolio.