Roma, chiude la Tangenziale. Rischio paralisi per i lavori in cinque fasi
Dopo 34 anni di progetti bocciati e attese infinite parte oggi la riqualificazione della Tangenziale est. Una sorpresa per migliaia di romani e pendolari che dovranno barcamenarsi con chiusure a tratti suddivise in cinque fasi nella tratta Sopraelevata della Circonvallazione Tiburtina che si estende per circa 1,5 km da Largo Passamonti a viale Castrense e include le rampe Pigneto, Prenestina e San Lorenzo. I lavori fanno parte degli interventi previsti dal Giubileo e sono eseguiti da Anas Spa, con un importo di 14 milioni di euro. La durata prevista del cantiere è di circa 8 mesi in cui saranno effettuati lavori di riqualificazione sull’intera struttura. Nel solo periodo che va dal 24 giugno al 30 agosto, per interferire il meno possibile sulla viabilità di Roma, saranno effettuate delle chiusure a tratte continuative (h24, 7 giorni su 7).
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Nel dettaglio: Prima fase: rampa di via del Pigneto in uscita, con chiusura continuativa dal 24 giugno al 30 giugno. Seconda fase: rampa via Prenestina in entrata, con chiusura continuativa dal 1° luglio al 15 luglio. Terza fase: rampa via Prenestina in uscita, con chiusura continuativa dal 16 luglio al 31 luglio. Quarta fase: viadotto inferiore (da San Giovanni a Tiburtina), con chiusura continuativa dal 1° agosto al 15 agosto. Quinta fase: viadotto superiore (da Tiburtina a San Giovanni), con chiusura dal 16 agosto al 30 agosto. Le lavorazioni sulla parte strutturale, che non prevedono alcuna chiusura al traffico veicolare, ma solo restringimenti di carreggiata laddove necessario, saranno eseguite h24, a seconda dell’avanzamento del cronoprogramma, nel corso della settimana con differenti metodologie, organizzate su più turni lavorativi per verniciature, risanamento pile, cordoli, impalcato.
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«Dopo 34 anni, procediamo con una riqualificazione profonda della Circonvallazione Tiburtina - ha dichiarato il sindaco Gualtieri -. I lavori sull’importante arteria erano ormai necessari, considerando il lungo tempo trascorso dall’ultimo intervento, anche per restituire valore a una infrastruttura viaria che ha segnato un’epoca e una svolta per la viabilità della Capitale». Questo cantiere «è tra i più complessi del Giubileo - ha spiegato l’assessore capitolino ai Lavori pubblici, Ornella Segnalini -. La tratta viaria è infatti fondamentale come raccordo cittadino, ma rappresenta anche uno snodo cruciale in vista dell’arrivo dei pellegrini, per l’apertura della Porta Santa. Le operazioni interesseranno sia la superficie interna con il rifacimento profondo del pacchetto stradale, la sostituzione dei pannelli fonoassorbenti e altre attività di messa in sicurezza, sia la parte strutturale che sarà oggetto, oltre che di intervento di ripristino delle parti ammalorate, anche di restauro con la posa della vernice rossa originaria di cui è rimasta una tenue traccia. Una prima tratta della Tangenziale est, da via della Batteria Nomentana fino a largo Settimio Passamonti - conclude Segnalini - è stata già oggetto di riqualificazione nel 2023 e per il termine del mandato, avremo completato l’intero percorso».
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