Carta d'identità, incubo a Roma. Ma ecco il trucchetto per prenotare prima
Ottenere o rinnovare la carta d’identità elettronica a Roma? Occorre armarsi di pazienza, sperare in un colpo di fortuna o essere disposti a fare le ore piccole. Questo è il quadro poco rassicurante che si delinea simulando una richiesta di appuntamento sul portale «Agenda Cie» del ministero dell’Interno. Salvo rarissimi casi, infatti, se ci si collega durante il giorno e si inseriscono i dati personali (nome, cognome, codice fiscale e comune di residenza), compare il simbolo del lucchetto e un messaggio con cui si invitano gli utenti a riprovare in un secondo momento e ad avere fiducia nella disdetta altrui. L’aggiornamento compulsivo della pagina dedicata non basta e non fa eccezione alcun municipio. Non è una novità: gli slot vengono inseriti quotidianamente ma sono pochi.
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Guaio, questo, soprattutto per i cittadini che necessitano del documento in vista delle partenze estive. Il rischio è di arrivare a ridosso delle ferie e di non avere una Cie valida e attiva. Esiste però un trucco che potrebbe rendere l’iter meno faticoso.
Sebbene non risulti possibile scegliere la data desiderata, nelle ore notturne - e non nel fine settimana - la situazione cambia: appare il primo giorno disponibile quasi in tutti i municipi e si può selezionare l’area della Capitale che più si ritiene comoda. Il risultato è che, alle 20.00 di lunedì 10 giugno, è tutto pieno e non si capisce neanche quale sia lo scenario, mentre alle 01.00 di martedì 11 giugno il primo appuntamento utile è martedì 23 luglio nei municipi II, III, V, VI, VII, VIII, IX, XI, XII, XIII, XV.
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In alternativa, si può accedere al sistema il venerdì mattina, augurandosi di aggiudicarsi uno spazio negli «Open Day». Nei weekend, in alcuni municipi a rotazione e negli ex PIT (Punti Informativi Turistici), il comune cerca di smaltire le lunghe code organizzando delle aperture straordinarie sia il sabato che la domenica, nella fascia oraria comunicata e fino ad esaurimento posti. Anche in quel caso i disagi non mancano: il sito viene preso d’assalto e la corsa alla prenotazione è una lotteria. Una vera e propria odissea, in cui poter usufruire di uno dei principali servizi anagrafici continua a essere soltanto un miraggio. Rispetto a qualche mese fa, nel sistema non ci sono più appuntamenti a sei mesi o, come nei casi peggiori, a un anno: per disposizione del Campidoglio vengono inseriti solamente quelli entro le sei settimane di attesa. I romani a dover rinnovare il documento, però, sono stimati ancora intorno ai 50mila.
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Stando ai numeri, nel 2022 sono state emesse 318mila Cie, 30mila in più di quelle rilasciate nel 2021. Nel 2023, poi, si parla di circa 345mila Cie, il 20% in più rispetto a due anni prima. «Nel 2024 stiamo viaggiando a una media superiore a 30mila Cie al mese, e, in proiezione annua, prevediamo di arrivare oltre le 360mila», fanno sapere da Palazzo Senatorio. Un piccolo miglioramento, certo, ma si procede a passo di lumaca. A far aumentare la richiesta delle carte d’identità digitali è stata la maggiore diffusione di informazioni sul prodotto elettronico, che ha consentito all’Italia di adeguarsi ai sistemi internazionali di sicurezza e di anticontraffazione. Le opzioni, in ogni caso, non sono tante, visto che anche per i passaporti i tempi restano biblici. La speranza è che sul servizio si concentrino maggiori sforzi e risorse per renderlo efficiente, ma c’è anche chi rimpiange le «vecchie» file allo sportello con il numeretto in mano.