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Carta d'identità, incubo a Roma. Ma ecco il trucchetto per prenotare prima

Valentina Bertoli
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Ottenere o rinnovare la carta d’identità elettronica a Roma? Occorre armarsi di pazienza, sperare in un colpo di fortuna o essere disposti a fare le ore piccole. Questo è il quadro poco rassicurante che si delinea simulando una richiesta di appuntamento sul portale «Agenda Cie» del ministero dell’Interno. Salvo rarissimi casi, infatti, se ci si collega durante il giorno e si inseriscono i dati personali (nome, cognome, codice fiscale e comune di residenza), compare il simbolo del lucchetto e un messaggio con cui si invitano gli utenti a riprovare in un secondo momento e ad avere fiducia nella disdetta altrui. L’aggiornamento compulsivo della pagina dedicata non basta e non fa eccezione alcun municipio. Non è una novità: gli slot vengono inseriti quotidianamente ma sono pochi.

 

 

 

Guaio, questo, soprattutto per i cittadini che necessitano del documento in vista delle partenze estive. Il rischio è di arrivare a ridosso delle ferie e di non avere una Cie valida e attiva. Esiste però un trucco che potrebbe rendere l’iter meno faticoso.
Sebbene non risulti possibile scegliere la data desiderata, nelle ore notturne - e non nel fine settimana - la situazione cambia: appare il primo giorno disponibile quasi in tutti i municipi e si può selezionare l’area della Capitale che più si ritiene comoda. Il risultato è che, alle 20.00 di lunedì 10 giugno, è tutto pieno e non si capisce neanche quale sia lo scenario, mentre alle 01.00 di martedì 11 giugno il primo appuntamento utile è martedì 23 luglio nei municipi II, III, V, VI, VII, VIII, IX, XI, XII, XIII, XV.

 

 

 

In alternativa, si può accedere al sistema il venerdì mattina, augurandosi di aggiudicarsi uno spazio negli «Open Day». Nei weekend, in alcuni municipi a rotazione e negli ex PIT (Punti Informativi Turistici), il comune cerca di smaltire le lunghe code organizzando delle aperture straordinarie sia il sabato che la domenica, nella fascia oraria comunicata e fino ad esaurimento posti. Anche in quel caso i disagi non mancano: il sito viene preso d’assalto e la corsa alla prenotazione è una lotteria. Una vera e propria odissea, in cui poter usufruire di uno dei principali servizi anagrafici continua a essere soltanto un miraggio. Rispetto a qualche mese fa, nel sistema non ci sono più appuntamenti a sei mesi o, come nei casi peggiori, a un anno: per disposizione del Campidoglio vengono inseriti solamente quelli entro le sei settimane di attesa. I romani a dover rinnovare il documento, però, sono stimati ancora intorno ai 50mila.

 

 

Stando ai numeri, nel 2022 sono state emesse 318mila Cie, 30mila in più di quelle rilasciate nel 2021. Nel 2023, poi, si parla di circa 345mila Cie, il 20% in più rispetto a due anni prima. «Nel 2024 stiamo viaggiando a una media superiore a 30mila Cie al mese, e, in proiezione annua, prevediamo di arrivare oltre le 360mila», fanno sapere da Palazzo Senatorio. Un piccolo miglioramento, certo, ma si procede a passo di lumaca. A far aumentare la richiesta delle carte d’identità digitali è stata la maggiore diffusione di informazioni sul prodotto elettronico, che ha consentito all’Italia di adeguarsi ai sistemi internazionali di sicurezza e di anticontraffazione. Le opzioni, in ogni caso, non sono tante, visto che anche per i passaporti i tempi restano biblici. La speranza è che sul servizio si concentrino maggiori sforzi e risorse per renderlo efficiente, ma c’è anche chi rimpiange le «vecchie» file allo sportello con il numeretto in mano.
 

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