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Roma, il caos scrutini blocca ancora tutto l'Europarlamento: "Verbali non congrui"

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Caos totale a Roma. A operazioni di voto concluse ormai da tempo, il caso scrutini della Capitale tiene ancora ferma l'Europa. Alle 10 di martedì 11 giugno, infatti, erano ancora 78 le sezioni assenti all'appello. Oltre ai problemi ai sistemi informatici della Capitale, che non hanno permesso di avere i dati definitivi sul rinnovo del parlamento di Strasburgo, ora sorge anche quello dei “plichi illeggibili”. Domenica 9, alle 23, un bug ha impedito di proseguire le operazioni di bloccando il sistema. I manutentori del nuovo software, che in fase di prova - ha assicurato il sindaco Roberto Gualtieri - non aveva dato problemi, sono stati al lavoro a lungo per cercare una soluzione. In piena notte è arrivata la decisione: per liberare presidenti e scrutatori fermi, i dati elettorali sono stati spostati fisicamente alla Fiera di Roma.

 

 

Decisione, questa, tutt'altro che felice. La struttura era preparata solo per gestire dati già elaborati e, inevitabilmente, lo scrutinio è andato a rilento. I lavori alla fiera di Roma, stando a quanto si apprende, si sono conclusi ieri, ma sul sito del ministero degli Interni mancano ancora 78 sezioni della Capitale. Una figuraccia davanti all’Italia ma anche all’Europa, visto che ancora manca un dato definitivo. La colpa pare che sia dei plichi dove vengono raccolte le schede e sui quali si riporta, a penna, una sintesi dei risultati del voto (voti alle liste, preferenze). Plichi che, una volta sigillati, non possono essere riaperti. Le informazioni risultano essere "illegibili" e i verbali "non congrui": occorrerà quindi attendere il tribunale per conoscere i risultati definitivi. A decidere sarà l'ufficio centrale elettorale alla presenza di un magistrato. 

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