morbillo e aviaria

Virus, "pronti per il Giubileo" ma preoccupano morbillo e aviaria

Il conto alla rovescia segna sei mesi all’arrivo dell’Anno Santo e degli oltre 32 milioni di pellegrini attesi a Roma, che però «può contare sullo Spallanzani per il rischio focolai da malattie infettive», assicura il direttore generale Angelo Aliquò. All’Istituto nazionale malattie infettive, infatti, si dicono pronti per il Giubileo ma, nell’attesa, hanno dovuto accendere i fari sul morbillo (Lazio maglia nera col 28% dei contagi italiani registrati nel primo quadrimestre) e sull’aviaria. Intanto «con la Regione Lazio abbiamo concordato il Piano di malattie infettive, con il nostro Seresmi (Servizio regionale per epidemiologia, sorveglianza e controllo delle malattie infettive) che fa capo alla Regione, cercheremo gli indizi che possono indurre il sospetto di casi di malattie infettive. Ad esempio - spiega Aliquò - per il morbillo, che oggi vive una recrudescenza importante in Europa, ma anche da noi con molti adulti non vaccinati». Nel bollettino quadrimestrale stilato dall’Istituto superiore di sanità (Iss) sono stati notificati 399 casi in tutta Italia, di cui 112 nel Lazio, che risulta anche la seconda Regione per l’incidenza più elevata dopo l’Abruzzo.

 

  

 

«Lo stato vaccinale è noto per 363 casi dei 399 segnalati (91,0%), di cui 323 casi (89,0%) erano non vaccinati al momento del contagioquantifica l’Iss- Per il 50,1% dei casi (200/399) viene riportato un ricovero e per ulteriori 64 casi una visita in Pronto Soccorso. La trasmissione è avvenuta principalmente in ambito famigliare. Trentuno casi si sono verificati a seguito di trasmissione in ambito nosocomiale, 28 hanno acquisito l’infezione in ambito lavorativo, 16 casi durante viaggi internazionali e 15 casi in ambito scolastico. Tra i casi segnalati, 20 sono operatori sanitari, di cui 12 non vaccinati». Ma, oltre che per il morbillo, il Lazio presenta anche un’altra doppia maglia nera nazionale. Perché «la Regione Lazio e la città di Roma sono rispettivamente la regione e la città con la magMilioni La stima dei pellegrini che arriveranno a Roma per il Giubileo giore incidenza di nuove diagnosi di HIV in Italia», avverte lo Spallanzani. Nel Lazio, infatti, sono state notificate 293 nuove diagnosi di HIV, in oltre il 60% in fase avanzata, per un’incidenza di 4.8 x 100.000 residenti, superiore alla media nazionale (3.2 x 100.000), che è ancora più elevata nella città di Roma (5.2 x 100.000).

 

 

Presso l’Ambulatorio HIV dello Spallanzani sono seguite circa 6.500 persone infette in terapia antiretrovirale e ogni anno vengono presi in carico da 150 a 180 persone con nuova diagnosi per iniziare la terapia e proseguire il follow-up. L’Istituto segue oltre 1.200 persone ad alto rischio HIV-negative che ricevono profilassi pre-esposizione (PrEP) con antiretrovirali ed effettuano counseling e monitoraggio del test HIV e delle altre infezioni sessualmente trasmesse quali sifilide, gonorrea, clamidia.
Nei prossimi giorni l’Istituto lancerà «una dashbord per il pubblico in cui sarà possibile conoscere l’andamento delle malattie infettive. Stiamo incrementando- conclude Aliquò- la collaborazione con altri centri di ricerca, la condivisione dei Big data e l’uso dell’intelligenza artificiale: solo mettendoci in rete con altri istituti potremo allargare e migliorare l’analisi e la ricerca su molti agenti patogeni e sviluppare armi più efficaci».