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Roma, strade chiuse, rimozioni di auto e traffico: le prove del 2 giugno mandano in tilt la Capitale

Martina Zanchi

È stata una serata di passione, quella di martedì, per i tanti romani e i lavoratori che, dalle 22 in poi, si sono trovati di fronte strade chiuse senza preavviso in un’ampia area che va da Piramide a via IV Novembre, con grosse difficoltà ad esempio a tornare a casa dal lavoro. C’erano le prove della parata militare del 2 Giugno e per questo, una settimana fa, il comandante del I Gruppo della polizia locale ha firmato una determina di traffico con l’elenco delle vie e delle piazze interdette in due fasce orarie: dalle 22 e da mezzanotte e mezza. Ma non soltanto ai cittadini non è stata data ampia informazione delle modifiche alla viabilità (sul sito di Roma Mobilità ieri, ad esempio, non erano presenti le informazioni sui divieti di fermata), ad aggravare la situazione è stato il forte anticipo, rispetto agli orari previsti dal provvedimento, di diverse chiusure stradali previste per ieri sera. In altri casi arterie importanti come viale Aventino, nel tratto tra San Saba e Porta Capena, sono state interdette nonostante la determina non lo prevedesse, tanto da rendere praticamente impossibile avvicinarsi al centro. Stesso discorso per viale delle Terme di Caracalla all’imbocco da via Cristoforo Colombo, quindi esattamente all’altezza delle Mura Aureliane. In base alla determina dei vigili invece la chiusura doveva riguardare, dalle ore 22, solo il tratto che parte da largo delle Terme di Caracalla, in modo da lasciare agli automobilisti uno sbocco in via Guido Baccelli. Eppure così non è stato.

 

  

 

Via IV Novembre invece avrebbe dovuto essere chiusa solo da mezzanotte e mezza in poi, mentre già intorno alle 23 non era più percorribile in direzione via Nazionale. L’effetto è stato quello di una viabilità letteralmente impazzita, con automobilisti e motociclisti esasperati che, in alcuni casi, documenti alla mano hanno cercato di convincere gli agenti a lasciarli passare almeno per poter tornare a casa. Eppure secondo il Comando generale della polizia locale «sono cose che avvengono sempre» in questi casi, perché «se al momento vengono date altre disposizioni, motivate da ragioni di sicurezza e ordine pubblico» può succedere che vengano chiuse più strade e per più tempo rispetto a quanto stabilito. E a quanto pare è proprio quel che è successo ieri sera, visto che le disposizioni, secondo via della Consolazione, sono arrivate dal Comando Forze Operative Terrestri, quindi dall’Esercito italiano.

 

 

«Le prove - riportano sempre i vigili urbani - sono iniziate prima». Così centinaia di romani e altrettanti lavoratori che vengono da fuori città sono praticamente finiti in trappola. Discorso a parte quello delle rimozioni di veicoli parcheggiati, che a quanto pare ieri sono state numerose. Piazza Santi Apostoli ad esempio è stata chiusa intorno alle 22.45, nonostante l’ordinanza dei vigili lo prevedesse da mezzanotte e mezza. E secondo gli addetti di uno dei depositi in cui sono state lasciate le auto, prelevate dai carroattrezzi, solo in quella piazza «hanno portato via tante macchine da aprirsi un garage». Oltre al danno la beffa: non solo il prezzo, salato, del recupero dell’auto, ma anche la multa per sosta in divieto di fermata.