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Roma, Comune senza soldi per gli straordinari. E la malamovida perde i pizzardoni

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Antonio Sbraga
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Per i fondi degli straordinari dei vigili urbani di Roma capitale si è toccato il "fondo". E così la polizia locale s’è vista costretta a chiedere a tutti i comandi di «ottimizzare le risorse umane in turno ordinario, limitando quanto possibile il ricorso a prestazioni di lavoro straordinario». Perché, come ha scritto il comandante, Mario De Sclavis, «in attesa dell’integrazione fondi straordinari da parte dell’amministrazione capitolina per il 2024, non è possibile procedere all’assegnazione del Fondo Roma Capitale per il mese di maggio a favore delle unità operative» impegnate oltre il normale orario di lavoro. Ossia proprio quei turni straordinari che consentono, a fronte di una carenza di tremila agenti, di poter presidiare anche di sera le aree della movida. Anzi, la "malamovida", come l’ha definita lo stesso sindaco, Roberto Gualtieri, nell’ordinanza del 9 maggio, che ha disposto, fino al prossimo 21 ottobre, «l’obbligo di chiusura venerdì, sabato e domenica degli esercizi di vicinato del settore alimentare e misto dalle ore 22 alle ore 5» (leggi minimarket, ndr).

 

 

Un obbligo che riguarda in special modo «alcune piazze e aree notoriamente interessate dal fenomeno della movida e dei suoi effetti distorsivi, la "malamovida", che spesso si sono tradotti in ripetuti episodi di disturbo della quiete pubblica, se non di vandalismo nei confronti della polizia locale di Roma capitale». Un corpo ora alle prese anche con la stretta agli straordinari. E con gli agognati rinforzi, i 746 neoassunti presentati la scorsa settimana in Campidoglio, che saranno operativi in strada soltanto da agosto. «Sarebbe auspicabile meno propaganda e più attenzione alla programmazione del lavoro commenta il consigliere Antonio De Santis (Lista Raggi) - I Gruppi dovranno ora fare di necessità virtù proprio ora che aumenta la richiesta di servizi straordinari».

 

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