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Roma già sommersa dai rifiuti: caos a Malagrotta e ora immondizia ovunque

Francesca Mariani
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Il rogo della Vigilia di Natale che ha messo fuori uso l’unica linea di Tmb attiva a Malagrotta inizia a ripercuotersi sulla quotidiana raccolta dei rifiuti di Roma. Le foto scattate ieri mattina in diverse strade della Capitale mostrano che la situazione inizia ad essere allarmante nonostante le rassicurazioni fornite, proprio ieri dal Dg di Ama, Alessandro Filippi. Da Torrevecchia al Prenestino, passando per Monte Mario, Trionfale e Pigneto, i cassonetti sono stracolmi e in alcuni casi l’immondizia inizia ad accumularsi tutto intorno sui marciapiedi. Senza lo sbocco di Malagrotta, come spiegato ieri dal dirigente apicale della municipalizzata romana per l’ambiente, da ieri l’azienda ha iniziato a muoversi per dirottare 3.500 tonnellate settimanali di indifferenziata a Dragona, nell’impianto di tritovagliatura di via dei Romagnoli, e presso Ponte Malnome, un sito di trasferenza, dove i rifiuti verranno stoccati in attesa di essere conferiti in impianti di trattamento dentro e fuori regione, in particolare verso l’Emilia Romagna. Un’impresa logistica che non può che avere i suoi tempi. E il risultato, c’era da aspettarselo, è sotto gli occhi di tutti.

 

 

Dalla Prefettura, però, dove ieri si è svolto il comitato per l’ordine e la sicurezza, trapela ottimismo. Una situazione, come l’ha definita ieri lo stesso prefetto, Lamberto Giannini, a margine del tavolo a palazzo Valentini, che «non presenta particolari difficoltà». «È stato fatto il punto della situazione. Si è preso atto delle contromisure prese per quel che riguarda lo smaltimento dei rifiuti», ha spiegato Giannini. «Ci sarà però un intensificarsi della vigilanza e una verifica dei sistemi di video sorveglianza», ha sottolineato il prefetto, riferendosi agli impianti presenti nell’area della Capitale, a cominciare proprio dai siti dell’Ama di via dei Romagnoli e Ponte Malnome.

 

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