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Ospedale di Tivoli, si indaga per omicidio e incendio colposi: "Dove è partito il rogo"

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“Abbiamo aperto un fascicolo con le ipotesi di reato di omicidio colposo plurimo e incendio colposo". Il procuratore capo di Tivoli, Francesco Menditto, durante la conferenza stampa sull’incendio divampato nella serata di venerdì 8 dicembre nell’ospedale di Tivoli dove sono morte tre persone che erano ricoverate, ha fornito le prime evidenze del sopralluogo. "Abbiamo acquisito dei video delle telecamere di videosorveglianza interne alla struttura ospedaliera. Alcune parti dell’ospedale sono state sequestrate e le altre dichiarate inagibili. Escludiamo la matrice dolosa. Le indagini sono delegate alla polizia di Stato e al comando provinciale dei vigili del fuoco”, ha spiegato.

 

Come detto il bilancio è di tre morti. Le fiamme sono partite alle 22,30 seminando il terrore tra le corsie del San Giovanni Evangelista. Le vittime sono tutte pazienti: un uomo di 86 anni e due donne di 83 e 86 anni. Recuperato anche il corpo di un 76enne che però era già deceduto al momento del rogo. I Vigili del fuoco hanno evacuato la struttura portando via 130 pazienti. Tra loro diversi neonati, una donna incinta messa in salvo con un’autoscala e i pazienti Covid che si trovavano nel reparto al piano meno uno. In poco tempo le fiamme hanno raggiunto il pronto soccorso, l’obitorio, la cardiologia e la camera mortuaria. Un denso fumo si è poi propagato fino ai piani superiori rendendo l’aria irrespirabile.

 

La Protezione civile comunale ha allestito 150 posti letto in una vicina palestra comunale per assistere i pazienti in attesa del trasferimento in altri ospedali della Capitale. Sulle cause del rogo indagano la Polizia e i Vigili del fuoco.  Tra le ipotesi c’è quella che a prendere fuoco siano stati i rifiuti ammassati in un’area all’aperto sotto le finestre del pronto soccorso. Il rogo, che ha coinvolto anche i rifiuti stoccati, si è poi propagato all’interno interessando il pronto soccorso, con il fumo che ha invaso il nosocomio. "Stiamo verificando e accertando quale sia stato il punto d’innesco delle fiamme, ovvero il punto da dove è partito l’incendio - ha spiegato il comandante provinciale dei vigili del fuoco di Roma, Adriano De Acutis, durante la conferenza stampa in procura a Tivoli - potrebbe essere tanto dall’esterno, da dove c’erano i rifiuti, quanto dall’interno dove un tizzone potrebbe essere precipitato dall’alto verso il basso interessando l’area dei rifiuti. Quando siamo arrivati un blackout aveva interessato l’ospedale e l’illuminazione funzionate era solo quella delle luci d’emergenza. Le operazioni di spegnimento sono iniziate ieri sera alle 23 e sono terminate questa mattina". 

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