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Roma, in arrivo una valanga di multe: quanto vuole incassare Gualtieri

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Francesca Mariani
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Si sposta, inesorabilmente, verso l’alto l’asticella degli incassi provenienti dalle sanzioni al codice della strada. Nella delibera di giunta appena approvata sul «riparto dei proventi delle sanzioni amministrative pecuniarie alle violazioni previste dal codice della strada» si prevede per l’annualità 2024 un incasso pari a «259 milioni 261mila 263,21 euro». Lo scorso anno la previsione per il 2023 (sul quale ovviamente i dati reali si avranno ad anno concluso) era di 248,9 milioni; mentre gli incassi reali registrati al Ministero dell’Interno per l’anno 2022 è stato di 133 milioni. Euro più euro meno. Un bel salto dai 94 milioni incassati nel 2021 e considerato il diktat dato ai vigili urbani è facile ipotizzare che la cifra prevista dall’assessore capitolino al Bilancio, Silvia Scozzese, si avvicini molto alla realtà.

 

 

Ancora pioggia di multe dunque per gli automobilisti romani, alle prese con cantieri e traffico in tilt. Ma non è tutto oro quel che luccica. E infatti dell’incasso previsto 246,6 milioni sono quelli derivanti da tutte le sanzioni al codice della strada, escluse quelle elevate per eccesso di limiti di velocità, per le quali si prevede un incasso di 12,6 milioni. Di queste somme tuttavia, gran parte viene accantonata al «Fondo crediti di dubbia esigibilità» in «ossequio la principio contabile della prudenza sulla base di un’analisi sull’andamento delle riscossioni delle sanzioni». Ovviamente, essendo una previsione di incasso occorre tenere presente la possibilità di ricorsi, annullamenti e/o mancati pagamenti della sanzione elevata. Da 246,6 scende così a 92 milioni la cifra da vincolare all’obbligo di legge di reinvestire i proventi delle multe in sicurezza stradale, potenziamento ed efficientamento della Polizia locale.

 

 

È invece di 6,1 milioni la cifra che resta dai proventi delle multe per violazione dei limiti di velocità. Fondi, questi, da spendere in manutenzione stradale, segnaletica, sicurezza, soprattutto per gli «utenti vulnerabili» come bambini, disabili, pedoni e ciclisti; ancora si prevede l’acquisto di mezzi e strumentazione, soprattutto autovelox mobili per la Polizia locale e corsi didattici sull’educazione stradale nelle scuole. Se tutto questo poi si traduca in realtà sarà il prossimo bilancio e la relazione che il Campidoglio si impegna a inviare al Ministero dell’Interno nei termini di legge imposti, ovvero maggio 2024 per i dati reali dell’anno che sta per concludersi.

 

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