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Regione Lazio, record di morti sulle strade. Strage di pedoni a Roma

Francesca Mariani
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Nel 2022 si sono verificati nel Lazio 20.275 incidenti stradali, che hanno causato la morte di 339 persone e il ferimento di altre 26.802. Rispetto all’anno precedente si registra un aumento del 15,9% dei sinistri stradali, del numero dei feriti (+16,3%) e delle vittime (+17,7%). Si tratta di incrementi superiori a quelli registrati mediamente a livello nazionale, dove l’aumento di incidenti si ferma al 9,2%, quello dei feriti sempre al 9,2 mentre quello delle vittime sfiora il 10% (+9,9%). È quanto emerge dall’ultimo report Istat sugli incidenti stradali nel Lazio, secondo cui sempre nel 2022 si è ridotta l’incidenza degli utenti vulnerabili per età - bambini, giovani e anziani - deceduti in incidenti stradali (42,5% contro la media italiana del 44,3%). Nel 2022 il costo nazionale dell’incidentalità stradale con lesioni alle persone è stimato in 17 miliardi e 900 milioni di euro, con un’incidenza pro capite di (303,5 euro), e in oltre 2 miliardi di euro (364 euro pro capite) per i cittadini laziali: la regione incide per il 11,6% sul totale nazionale. Tra il 2021 e il 2022 l’indice di lesività aumenta da 131,8 a 132,2, così come quello di gravità, che passa da 1,2% a 1,3%, mentre rimane stabile l’indice di mortalità, pari a 1.7 decessi ogni 100 incidenti.

 

 

Il venerdì e il sabato notte si concentra il 43,7% degli incidenti notturni, il 46% delle vittime e il 47% dei feriti. L’indice di mortalità dei soli incidenti notturni è pari a 2,7 decessi ogni 100 incidenti. Il valore più elevato si registra il sabato notte (3,5). La maggior parte dei sinistri avviene tra due o più veicoli (72,7%), mentre l’incidente più diffuso è il "frontale-laterale" (6.000 casi, 71 vittime e 8.454 feriti), seguito dal tamponamento (4.027 casi, 33 decessi e 5.889 feriti). Gli incidenti a veicoli isolati risultano più rischiosi, con una media di 3,1 morti ogni 100 incidenti, rispetto a quelli che vedono coinvolti più veicoli (1,1 decessi).

 

 

Nell’ambito dei comportamenti errati di guida, il mancato rispetto delle regole di precedenza, la guida distratta e la velocità troppo elevata sono le prime tre cause di incidente. I tre gruppi costituiscono complessivamente il 23,3% dei casi. Considerando solo le strade extraurbane, la guida distratta incide da sola per il 23,1%, il procedere senza distanza di sicurezza per il 11,5% e l’elevata velocità per il 10,6%. Il tasso di mortalità è più alto per la classe di over 65 (7,9 per 100mila abitanti) e per quella 15-29 anni (7,2 per 100mila abitanti). Il 55,7% dei pedoni morti investiti appartiene alla classe over 65. Nella sola provincia di Roma i pedoni morti nel 2022 sono stati 56, contro i 24 di Milano.

 

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