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Roma, nuovi lavori per la metro B: ascensori e scale mobili nel mirino

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Massimiliano Gobbi
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Ascensori e scale mobili sotto la lente di ingrandimento nelle stazioni metro della Capitale, in arrivo nuovi impianti sulla tratta Termini-Laurentina entro il Giubileo. È quanto si legge nel bando 102/2023 di Atac, società municipalizzata di Roma Capitale per procedere alla sostituzione di 35 scale mobili e 20 ascensori sulla tratta Termini-Laurentina della metro B. Dopo l’approvazione dei fondi nell’ambito del Piano Investimenti Triennale 2022-2024 di Roma Capitale e la pubblicazione del progetto definitivo, Atac ha pubblicato una gara d'appalto dal valore di 13milioni e 900mila euro, che scadrà il 5 dicembre, per procedere alla sostituzione di scale mobili e ascensori di servizio installati nelle stazioni di Ponte Mammolo, Termini, Laurentina e nelle stazioni della tratta Colosseo-Laurentina, giunti ormai a fine vita.

 

 

Una notizia importante per l'utenza, che entro la fine del 2024, dopo le enormi problematiche di accessibilità nelle stazioni, potrà finalmente godere di nuovi impianti e servizi di manutenzione ordinaria e straordinaria, in vista del prossimo Giubileo.
Dall’aggiudicazione, infatti, la società vincitrice, con il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa, avrà a disposizione due mesi per progettare tutti gli impianti, dopodiché entro 6 mesi, potrà cominciare i lavori, che richiederanno due mesi per la sostituzione di ciascun ascensore e tre mesi per singola scala mobile. Nel redigere il cronoprogramma, intanto, tenendo conto delle prescrizioni dei vigili del fuoco, Atac affiderà i lavori su una scala mobile alla volta per stazione fino ad un massimo di quattro fermate in contemporanea.

 

 

Questo consentirà di scongiurare la chiusura delle stazioni interessate dai cantieri. Per gli ascensori, invece, si interverrà su un solo ascensore per volta in ciascuna fermata, evitando l’intervento su stazioni consecutive; ciò consentirà di garantire ai passeggeri con mobilità ridotta ulteriori "disagi" obbligandoli, a scendere ed invertire il verso di percorrenza della linea nella stazione successiva. Una situazione, quella dell'accessibilità, che ad oggi presenta criticità in gran parte delle stazioni metro della Capitale, ma che a breve dovrebbe risolversi grazie ad una serie di lavori su centinaia di impianti che consentiranno di ridurre al minimo il numero degli impianti "fuori servizio" delle metro A, B/B1 e C, arrivando a superare la quota del 90% degli impianti funzionanti, dopo le autorizzazioni degli enti preposti al controllo.

 

 

Numeri alla mano, ad oggi restano "fuori servizio", nella linea A della metro gli ascensori delle stazioni di Subaugusta, Cinecittà, Cornelia, Furio Camillo, Ponte Lungo, Re di Roma e Manzoni. Impianti "riparati", ma di fatto inutilizzabili all'utenza a causa della mancata "certificazione" che a quanto pare tarda ad arrivare. Da lunedì scorso, intanto, sono tornati a funzionare alcuni ascensori di Termini, dopo lo spiacevole episodio denunciato alla nostra redazione da Andrea Fiorini, utente con mobilità ridotta rimasto bloccato nella banchina della metro per colpa della mancata attivazione di un impianto. Discorso aparte, invece, quello della metro B/B1 dove risultano del tutto "inaccessibili" gli ascensori di Conca D'Oro, Libia, Annibaliano, Quintiliani, Bologna e Piramide. Nella metro C, invece, l'unico a non essere ancora riparato resta quello di Gardenie. A migliorare la situazione dell'accessibilità della metro, però, ulteriori cinque milioni di euro provenienti da fondi giubilari che consentiranno di svolgere interventi straordinari su 105 dei 172 impianti della linea A.

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