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Roma, dopo 30 anni chiude Villa Flaminia Sport

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Andrea Giacobino
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Arriva la liquidazione giudiziale dopo oltre trent’anni per Villa Flaminia Sport srl che gestisce l’omonimo importante centro sportivo di Roma, in via Donatello: l’ha decisa qualche giorno fa Angela Coluccio, giudice delegato del tribunale capitolino, nominando quale curatore Virginia Garrafa. La liquidazione è l’ultima tappa di un’azione promossa nei riguardi della società dalla Provincia Della Congregazione Dei Fratelli delle Scuole Cristiane (i Lasalliani) proprietari dell’area dove sorge uno dei più grandi centri sportivi privati di Roma con 7 sale per palestra e fitness, tre piscine di cui una semi-olimpionica, un campo da calcio a otto, una pista di atletica, tre campi da tennis, parco giochi per bambini, uno chalet in stile provenzale per le feste e un ristorante.

 

 

La srl è di proprietà di Antonio De Pascale e Luigi Barelli (quest’ultimo fratello di Paolo, presidente della Federazione Italiana Nuoto) che anche a causa della chiusura causata dalla pandemia hanno accumulato debiti verso i Lasalliani: la liquidazione colpisce anche migliaia di iscritti e oltre 100 tra dipendenti e collaboratori. La società nel 2021 (ultimo bilancio disponibile) aveva debiti per 2,3 milioni di euro a fronte di un patrimonio netto di soli 215mila euro.

 

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