spine per gualtieri

Roma, il Centro fuori controllo scatena la guerra nel Pd: degrado insostenibile

Susanna Novelli

Un «J’accuse» quello del minisindaco del I Municipio, nonché esponente di spicco del Pd, Lorenza Bonaccorsi, che impone, finalmente, la scelta in un bivio che per troppi anni ha tenuto separati amministrazione e politica, emergenza sociale e civica convivenza. In una lettera inviata al sindaco Roberto Gualtieri e agli assessori all’Ambiente, Sabrina Alfonsi e al Sociale, Barbara Funari, ha deciso di rimettere alcune deleghe su cinque aree particolarmente critiche del centro storico e sulle quali il Municipio alza bandiera bianca. «Restituisco i poteri al Comune, perché è talmente alta l’emergenza sociale che non siamo in grado di affrontare queste situazioni. Dovremmo avere maggiore forza in termini di risorse, competenze e personale», scrive la Bonaccorsi. Viale Pretoriano, Esquilino, Cipro, Ostiense con piazzale dei Partigiani. Ma non solo. La situazione, soprattutto in alcune aree, è ormai fuori controllo.

 

  

 

Esquilino innanzitutto, e non solo per lo stato pietoso in cui versa piazza Pepe, ma ancora la stazione Termini, viale Manzoni, e l’intero quadrante a ridosso di Monti, fino al Colosseo e Colle Oppio, con strade e vicoli ridotti a latrine a cielo aperto, portoni usati come giacigli, cestini strabordanti di rifiuti. E pensare che proprio Colosseo e Colle Oppio sono stati oggetto di maxi derattizzazioni dopo i video diventati virali di turisti che camminavano in mezzo ai topi. Tempo qualche giorno e la situazione è tornata in quel degrado che porta vergogna in giro per il mondo. Non va meglio neanche all’interno del «sito Unesco», rifiuti e bivacchi ormai rientrano in tutte le foto scattate, dal Pantheon al Vaticano, passando persino per piazza Colonna e largo Chigi. La lettera del minisindaco diffusa a mezzo stampa non è stata affatto gradita in Campidoglio, dove è stata giudicata quanto meno "irrituale" mentre le opposizioni, finalmente, cominciano a risvegliarsi dalla pausa estiva.

 

 

Da Palazzo Senatorio Fratelli d’Italia, Lega, Movimento 5 Stelle, Italia Viva, tutti puntano alla frattura interna al Pd e al fallimento del sindaco Gualtieri. I dem tacciono, tranne quelli del I Municipio, che fanno scudo alla presidente, il cui gesto «coraggioso» è apprezzato anche dalle opposizioni del parlamentino più complesso della Capitale. Il sindaco, impegnato a New York, ha comunque affrontato personalmente la vicenda. «La presidente si è giustificata per l’irritualità della lettera, ammettendo che lo sfogo fosse legato alle crescenti difficoltà nella gestione delle emergenze su più fronti, dal decoro al sociale. Toni distesi dopo le rassicurazioni del primo cittadino a indire una riunione avente oggetto la ricerca delle soluzioni miglior ai problemi posti», riferiscono dal Campidoglio. Una riunione urgente dunque, dove al primo punto messo dalla Bonaccorsi ci sarebbe quello di avere più personale tecnico-amministrativo per la gestione delle aree verdi. Il Municipio, infatti, non è riuscito a impiegare i fondi assegnati proprio per mancanza di personale. Una goccia nel mare, inquinato, di un centro storico in cui si è perso un equilibrio fondamentale, quello tra emergenze (sociali e di decoro) e quotidianità. Un fallimento pericoloso che sta portando i romani a fuggire fuori le Mura.