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Ostia, capodoglio morto sulla spiaggia. La sua lunghezza è sorprendente

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Massimiliano Gobbi
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Capodoglio di 10 metri trovato morto sugli scogli di Ostia. E' successo all'altezza del civico 30 del lungomare Duca degli Abruzzi, in zona piazza Gasparri, nel X Municipio di Roma Capitale. A segnarlo alcuni pescatori che hanno rinvenuto l'enorme cetaceo alla deriva, contattando successivamente Daniela Silvia Pace del dipartimento di biologia ambientale dell'Università La Sapienza. Sul posto è così giunta la Capitaneria di Porto, l'esperto biologo Valerio Manfrini e personale dell'ufficio demanio del Comune di Roma.

Monitorato l'animale, si trovava al largo senza vita, poi si è incastrato tra le rocce marine della barriera frangiflutti, la struttura artificiale situata a ridosso della costa. L'acqua, la corrente e le onde hanno poi iniziato a sbattere l'animale tra gli scogli con parti dell'animale spiaggiate sul bagnasciuga. Parliamo di dischi intervertebrali, o meglio, parti di vertebre della colonna vertebrale del cetaceo.  

"Si tratta di un capodoglio privo di testa e torace - commenta il biologo Valerio Manfrini - ho potuto identificarlo dopo aver effettuato un sopralluogo in acqua con tanto di muta. Attaccato all'animale ho potuto verificare la sua lunghezza, di circa 10 metri. Una misura approssimata perché il cetaceo risultava essere un ammasso informe di tessuti molli pertanto non è stato possibile identificare sesso, età e causa di morte. Sicuramente, però, il decesso è avvenuto in alto mare circa 20-30 giorni fa. Unica cosa certa è che era in avanzatissimo stato di decomposizione". Impossibilitati a trainarlo, verrà recuperato o smaltito nei prossimi giorni. Recuperati i dischi intervertebrali verranno analizzati dall'istituto zooprofilattico Lazio Toscana. Nel 2019 un capodoglio fu trovato morto tra gli stabilimenti L'Ancora e Il Gabbiano di lungomare Amerigo Vespucci. Lo scorso febbraio fu avvistato un giovane capodoglio per diverse centinaia di metri da un peschereccio mentre lavorava con le sue reti a strascico al largo della costa, tra Ostia e Fiumicino.

Tra tutti gli Odontoceti (cioè cetaceo con i denti) è il più grande in assoluto. Conosciuto anche come cascialotto o cascialoto, può raggiungere anche i 20 metri di lunghezza. Dotato di una possente pinna caudale triangolare che solleva sempre prima di immergersi a caccia di calamari, può arrivare a grandi profondità rimanendo in apnea anche più di 2 ore. Particolarmente sensibile all’inquinamento acustico, causato principalmente dall’intenso traffico navale, le collisioni con navi o pescherecci possono provocargli ferite anche mortali. 

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