ingorgo garantito

Roma, inizia il Giubileo dei cantieri: viabilità e traffico fuori controllo

Francesca Mariani

È partito ufficialmente il «Giubileo» dei cantieri a Roma e l’effetto al rientro dalle ferie, e la ripresa di tutte le attività, colpisce ma non sorprende. Piazza Pia, in primis, dove l’apertura del cantiere - a lungo pubblicizzata con tanto di sopralluogo del sindaco Roberto Gualtieri - per la realizzazione di un sottopasso che renderà l’area pedonale, ha costretto a una modifica sostanziale del quadrante di collegamento tra Centro-Vaticano-Aurelio e Prati. L’effetto è stato sin da subito immediato e dirompente, con auto, pullman, motorini e pellegrini, tutti bloccati nel traffico. Stessa, identica scena in un altro quadrante strategico della Capitale, se non altro per l’alta densità abitativa e commerciale come quello di Marconi-Ostiense. «Distratti» dall’apertura del cantiere avvenuta già a estate inoltrata il 16 luglio, la paralisi del traffico di ieri mattina ha riportato alla dura realtà della chiusura del Ponte dell’Industria, migliaia di residenti e pendolari. La struttura in acciaio, ricordiamo, prese fuoco nell’ottobre del 2021, la sera prima delle elezioni che portarono poi Roberto Gualtieri alla guida del Campidoglio; ripristinata nel giro di qualche mese, con l’"urgenza" di riaprire al traffico il collegamento tra la via Ostiense e viale Marconi, ovvero quartieri come Garbatella, Portunese, Magliana, si cominciò a valutare un progetto di ristrutturazione completo.

 

  

 

Sei milioni di euro, 14 mesi di lavori con la speranza di riaprire il Ponte di «ferro», come è più noto ai romani, entro il Giubileo 2025. Una necessità strutturale alla quale era impossibile derogare. Tuttavia - fanno notare i residenti- si potevano organizzare meglio i cantieri in piazzale della Radio e soprattutto accelerare quelli di via Induno, la strada che dal lungotevere dei Cenci collega viale Trastevere e Gianicolo. I lavori per la sostituzione dei binari del tram 8 sarebbero dovuti finire a maggio. Al ritardo già accumulato di ben 80 giorni sulla chiusura del cantiere se ne aggiunge altro. La promessa della riapertura della strada - alternativa per chi viene dal centro al Ponte dell’Industria per oltrepassare il Tevere e raggiungere Monteverde - a metà settembre osservando lo stato del cantiere si è già infranta. Una interdizione, questa, che costringe a "incanalare" il traffico su via di Porta Portese, in direzione piazzale della Radio.

 

 

Un caos, quello dei cantieri per il Giubileo, che si replica anche a piazza Venezia, dove i lavori per la metro C si sono allargati oltre l’aiuola centrale e l’angolo di Palazzo Venezia con via del Plebiscito. A peggiorare il transito poi, l’alta affluenza di pedoni che, confusi dalla segnaletica, attraversano praticamente dove trovano un «varco». Ma non è tutto. Con l’ultimo via libera da parte di Tar e Consiglio di Stato allo spostamento delle bancarelle, a breve arriveranno transenne e sensi deviati anche a piazza dei Cinquecento con ripercussioni a domino sull’intero quadrante Termini-Esquilino-San Giovanni. Un male necessario, da sopportare per almeno un anno e mezzo. Il sindaco, durante il suo sopralluogo di un paio di settimane fa a piazza Pia, ha chiesto aiuto ai romani, di essere pazienti. Adesso, rientrati dalla pausa estiva, si renderanno conto di quanto.