Rivoluzione sanità, tesoro miliardario per Rocca
«Abbiamo approvato in Giunta il più grande piano investimenti della storia della Regione Lazio, utilizzando risorse non impegnate e non spese negli anni precedenti e rimodulandone una parte: è un piano da un miliardo e 171 milioni di euro che si compone di 37 investimenti che vanno a cambiare il volto della sanità regionale sotto il profilo strutturale», ha annunciato il presidente della Regione, Francesco Rocca.
Questo aggiornamento del Piano di investimenti in edilizia sanitaria approvato ieri, infatti, recupera risorse statali che erano già state stanziate da anni, ma che però non erano state ancora impegnate: 633 milioni di euro erano in attesa di un Accordo di Programma con il ministero della Salute, mentre altri 537 milioni di euro risultavano ancora da programmare.
«È stato fatto un lavoro senza precedenti- ha sottolineato Rocca- in poco più di tre mesi abbiamo impegnato risorse che negli ultimi anni aspettavano di essere utilizzate. Si tratta di un’importante iniezione di liquidità al nostro sistema sanitario regionale».
Per il cui corpaccione disidratato sono previsti 5 diversi tipi di “flebo”: quella per il potenziamento della rete ospedaliera, territoriale e tecnologica e per gli interventi antincendio (375 milioni) ed antisismici (334 milioni). Per i nosocomi di Roma il Piano-Rocca stanzia oltre 50 milioniper il Sant’Andrea: 7 milioni e 370mila euro serviranno per il completamento della nuova Palazzina H1 Sud e 43 milioni e 160mila euro per «la sopraelevazione per la realizzazione del Centro Cuore, l’ampliamento delle piastre operatorie e la realizzazione del nuovo Spdc» (il reparto psichiatrico). Altri 33 milioni per l’Ifo-Regina Elena: 23 per le tecnologie sanitarie per il completamento del Centro di Protonterapia (che è una tecnica oncologica radioterapica di precisione in grado di effettuare trattamenti più efficaci e meno tossici sui tumori complessi), e i restanti 10 milioni per la realizzazione del reparto Hospice.
Sarà uno dei pochi «hospice pubblici - ha sottolineato Rocca perché l'istituto nazionale tumori non può non avere un proprio hospice: è un’opera prioritaria». Al San Giovanni-Addolorata, invece, ci sarà la «sostituzione dell’acceleratore lineare per la tomoterapia» con 7 milioni e 688mila euro.
Anche a Civitavecchia verrà realizzato un servizio di radioterapia con 8 milioni e 393mila euro «per risparmiare l’inaccettabile andirivieni con Roma ai pazienti oncologici dell’Asl 4», ha spiegato il governatore. Altro doppio intervento rilevante è indicato per il San Camillo: 12 milioni di euro. Di cui 9 milioni per la demolizione e ricostruzione del Padiglione Monaldi e i restanti 3 milioni e 200mila euro per i «lavori di ampliamento del Pronto Soccorso presso il Padiglione Piastra».
I restanti fondi saranno utilizzati per l’innovazione delle tecnologie sanitarie, l’acquisto di nuove attrezzature e arredi, i lavori di ampliamento e la realizzazione di nuovi servizi e il completamento degli Ospedali di Comunità non finanziati dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. «A queste risorse bisogna aggiungere 868 milioni di euro dell’Inail- ha concluso Rocca- per realizzare cinque nuovi nosocomi: l’Ospedale del Golfo nel Sud Pontino, Latina, Rieti, Nuovo Ospedale Tiburtino e Acquapendente».