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Michelle Causo, sequestrata droga in casa del 17enne fermato

Augusto Parboni
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Michelle Maria Causo è stata uccisa con sei coltellate. A stabilirlo è stato il medico legale che ha effettuato l’autopsia sul corpo della ragazza di 17 anni ammazzata a Primavalle da un coetaneo, fermato con l’accusa di omicidio volontario. In base ai risultati autoptici, la minorenne è stata colpita più volte al collo, all’addome e alla schiena. Nel corso degli esami svolti al Policlinico Gemelli, sono stati eseguiti anche prelievi per svolgere l’esame tossicologico utile ad accertare se la vittima abbia o meno assunto sostanze stupefacenti. Anche il 17enne, rinchiuso nel Centro Virginia Agnelli, è stato sottoposto agli esami tossicologici, proprio per verificare se mercoledì scorso abbia assunto droghe. Gli agenti della Polizia Scientifica e i colleghi della Mobile, contemporaneamente, stanno continuando a indagare per capire quale sia stato il movente del delitto che ha sconvolto il quartiere periferico della Capitale. Se dietro l’omicidio ci sia stato, ad esempio, un approccio sentimentale rifiutato, oppure un debito di 40 euro. In base alla ricostruzione del ragazzo, sentito per ore dagli investigatori, era stata la ragazza a prestargli il denaro, che potrebbe aver richiesto indietro.

 

 

Intanto è stata anticipata a oggi, davanti al gip del tribunale minorile, l’udienza di convalida per il 17enne fermato con l’accusa di aver ucciso di Michelle. Il ragazzo, nato a Roma e originario dello Sri Lanka, è stato bloccato dalla polizia poco dopo il ritrovamento del corpo e interrogato a lungo, la notte tra mercoledì e giovedì, prima che venisse emesso il fermo. Il corpo della vittima è stato ritrovato in un carrello della spesa accanto ad alcuni cassonetti, in via Stefano Borgia. L’omicidio, invece, è avvenuto nell’appartamento dove il 17enne abita con la madre, anche lei ascoltata dagli investigatori, che quel giorno si trovava fuori dall’abitazione, al secondo piano del palazzo distante 150 metri dal luogo dove è stato ritrovato il cadavere della ragazza. In casa del ragazzo è stata trovata dagli agenti sostanza stupefacente. Per riuscire a capire qual è stato il movente dell’omicidio gli investigatori stanno inoltre esaminando il cellulare dell’indagato e quello della vittima. Al vaglio, infatti, possibili scambi di messaggi tra i due e la possibilità che qualcun altro possa essere stato a conoscenza o del debito oppure di eventuali attriti tra il 17enne e Michelle.

 

 

La mamma della giovane ammazzata a coltellate continua comunque ad essere convinta che chi ha ucciso la figlia sia stato aiutato. Non solo. «È stato tutto premeditato», ha affermato il genitore. Il ragazzo, per ora, è indagato solo per omicidio volontario, la premeditazione infatti non gli è stata contestata. Ma non è escluso che gli inquirenti possano aggravare nelle prossime ore la sua posizione processuale. Il quartiere di Primavalle si continua a mobilitare per ricordare la vittima, con un raduno organizzato ieri pomeriggio. «Ciao amore mio, ciao». Con queste parole il fidanzato di Michelle ha lasciato via Stefano Borgia (qui è stato trovato il cadavere nel carrello), dove è andato per omaggiare la sua fidanzata. «Non dovete piangere - ha detto ai presenti - lei non lo vuole. Non piangete, sorridete, guardate che sorriso che ha. Guardate che sorriso». Lunedì invece si svolgerà una fiaccolata in memoria della ragazza davanti al liceo Gassman.

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