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Roma, ecco i nuovi cassonetti "intelligenti": dove sono
È arrivato alla Magliana il super cassonetto 4.0, un maxi contenitore per la raccolta differenziata multifrazione. Alla sua inaugurazione, in piazza Fabricio De Andrè, il sindaco Roberto Gualtieri insieme con l’assessore all’Ambiente e Ciclo dei rifiuti, Sabrina Alfonsi e al Presidente del Municipio XI Gianluca Lanzi. Sperimentato per la prima volta a Roma, il contenitore, lungo circa 4 metri e con una capacità di 750 litri, grazie al suo design si armonizza con l’arredo urbano e raccoglie fino a 13 tipologie di materiali con scomparti di varia capienza. I materiali riciclabili conferibili vanno dai RAAE come telefonini, radio portatili, piccoli elettrodomestici, alle varie tipologie di lampade, cartucce toner, cd e videocassette, pile esauste, libri, capsule del caffè, bombolette spray fino all’olio domestico. In occasione dell’inaugurazione di questo innovativo contenitore in uso principalmente in Spagna ma anche in Portogallo, in Slovenia e a Dubai è stato illustrato, insieme alla Direttrice dell’Istituto Europeo di Design di Roma Laura Negrini, il protocollo d’intesa siglato da Roma Capitale con lo IED (Istituto Europeo di Design) che, in occasione dei cinquant’anni della sua sede romana, ha scelto di donare un progetto dedicato alla Città eterna sul tema del riuso e della sostenibilità.
«Con il termovalorizzatore, i biodigestori anaerobici, l’economia circolare, i centri di raccolta, finalmente Roma ha un piano organico e, con gli sbocchi temporanei di lungo periodo che abbiamo ottenuto, anticipiamo il nuovo modello di sviluppo industriale, senza discariche e senza Tmb. Il nostro obiettivo è quello europeo di zero discarica e quello di oggi è un altro passo» ha dichiarato Gualtieri. «Dotare la città in modo capillare di postazioni per il recupero di oggetti e materiali progettate con i criteri del design - ha commentato Alfonsi - significa, da un lato contribuire concretamente alla diffusione della cultura dell’economia circolare per promuovere le buone pratiche mirate alla riduzione della produzione di rifiuti e, dall’altro, arricchire e rendere più bello l’arredo urbano».
Soddisfatta Laura Negrini, direttrice Ied Roma: «Il design è una disciplina che genera l’attitudine a pensare fuori dagli schemi e a osservare un problema da più prospettive ma, soprattutto, che allena l’abilità di sviluppare soluzioni lungimiranti, in grado di evolversi nel tempo e con gli utenti. Per queste caratteristiche, il designer può essere considerato uno dei primi anelli nella catena produttiva dell’economia circolare».