strage di giovani

Incidente Fonte Nuova, l'ipotesi sulle cause. Chi sono le 5 giovani vittime

Una strage di ragazzi, ancora sangue sulle strade della Capitale. L'incidente nel quale hanno perso la vita poco prima delle tre di mattina di venerdì 27 gennaio cinque giovani ha scosso la città. La Fiat 500 bianca su cui viaggiavano in sei, percorreva la Nomentana all'altezza di Fonte Nuova. Poi lo schianto. e l'intervento di vigili del fuoco,  118, carabinieri della compagnia di Monterotondo e delle stazioni di Mentana e Nerola, competenti per territorio. E anche alcuni dei genitori dei ragazzi, accorsi sul luogo dell’incidente, all’altezza del civico 109, intersezione tra la strada provinciale che attraversa l’intero abitato di Fonte Nuova e via IX Novembre, nella frazione di Tor Lupara, alle porte di Roma.

Quattro di loro sono già morti all’arrivo dei soccorsi: Valerio Di Paolo, 21 anni, che era alla guida della macchina intestata a sua madre; Alessio Guerrieri, 21 anni e Simone Ramazzotti, cugini pure loro 21enni, e Flavia Troisi, che solo due giorni prima di anni ne aveva compiuti 17. Da lì, giunte immediatamente sul posto per prestare soccorso, due autoambulanze corrono a tutta velocità verso Roma, con a bordo Giulia Sclavo, 17 anni pure lei, e Leonardo Chiapparelli. La prima morirà poco dopo l’arrivo al Policlinico Umberto I di Roma, per i traumi riportati nell’incidente, il secondo verrà ricoverato in codice rosso all’ospedale Sant’Andrea, dove è tutt’ora tenuto sotto osservazione. Le sue condizioni sono gravi, anche se non sembrerebbe in pericolo di vita. La prognosi resta al momento riservata.

  

 

Per cause ancora al vaglio dei militari dell’Arma, la 500 bianca in cui viaggiavano i sei amici ha perso improvvisamente la traiettoria, all’altezza della curva che fiancheggia l’ufficio postale, e si è staccata da terra dopo aver preso lo scivolo di un attraversamento pedonale, che ha fatto da rampa, per poi rotolare diverse volte su se stessa, centrare in pieno prima un lampione e poi un albero, e poi finire la sua carambola in mezzo alla strada, rovesciata su un fianco e senza una ruota. Da una prima ricostruzione effettuata dai carabinieri guidati dal tenente colonnello Gianfranco Albanese, comandante della compagnia di Monterotondo, a provocare l’uscita di strada della 500 potrebbe essere stata l’elevata velocità, anche se non si escludono altri fattori, come ad esempio un problema meccanico proprio sulla ruota sganciatasi dal veicolo, che unita alla poca esperienza di guida del 21enne potrebbe essere risultata fatale. Elementi in mano alla Procura della Repubblica di Tivoli, che sul drammatico incidente di ieri notte ha aperto un fascicolo per omicidio stradale, al momento contro ignoti. La carcassa della piccola utilitaria, posta sotto sequestro, è stata portata in un deposito a disposizione della Procura, mentre gli uomini del comandante Albanese, cui sono state affidate le indagini, hanno già raccolto le prime testimonianze, e si apprestano ad analizzare le riprese delle numerose telecamere presenti sul luogo dello schianto, i cui filmati sono già stati acquisiti. Sui corpi delle cinque giovani vittime, come riporta l'Agi, il magistrato ha disposto le autopsie, che verranno effettuate nelle prossime ore nelle sale dell’istituto di medicina legale dell’Università La Sapienza.

Verosimilmente la salma di Di Paolo verrà anche sottoposta ai test di rito per la valutazione di eventuali alterazioni psico-fisiche, anche se tutti, dagli amici ai conoscenti, ribadiscono quanto il 21enne fosse serio e responsabile, soprattutto alla guida. La cittadina di Fonte Nuova è letteralmente sotto shock. Il sindaco Piero Presutti, attraverso il portale istituzionale del Comune, ha già annunciato la proclamazione del lutto cittadino nel giorno in cui verranno fissati i funerali dei ragazzi, mentre tutto intorno al dolore si aggiunge lo sconcerto. Da quanto si è potuto apprendere fino ad ora sembra che i sei ragazzi, prima dell’incidente, si trovassero in un locale del posto, il «DK33», distante pochi chilometri, e che da lì si siano avviati in sei soltanto per percorrere poche centinaia di metri per raggiungere la macchina di un altro ragazzo, e tornare tutti a casa. La Nomentana torna teatro di sangue, e la mente degli abitanti della popolosa cittadina del nord-est capitolino ritorna a 16 anni fa, quando, nel 2007, altri 5 giovanissimi del territorio persero la vita in un incidente analogo, a nemmeno due chilometri di distanza.