Roma, chiude la libreria Odradek. Il ministro Sangiuliano: una legge per affitti agevolati
Odradek, la libreria in via dei Banchi Vecchi, nel centro storico di Roma, chiude i battenti. «Il mercato è diventato insostenibile e il 6 gennaio, dopo 25 anni, chiuderemo l’attività - spiega il libraio, Davide Vender, contattato da LaPresse - Quest’anno è stato il tracollo, con incassi giornalieri sotto i 300 euro. I numeri di questo 2022 sono implacabili: 9.000 euro di incassi mensili in libreria equivalgono a 2.700 euro di guadagni e con 2.000 euro di affitto non rimane nulla e noi dobbiamo evitare di rimanere incastrati nei debiti». «Siamo stati anche aiutati - aggiunge - Le istituzioni nazionali con i contributi alle Biblioteche per l’acquisto nelle librerie indipendenti, la Regione Lazio con i bonus per progetti culturali a decine di librerie, più il sostegno di privati cittadini che ci hanno permesso di pagare ricevute bancarie di 10 mila euro nel mese di agosto, ma non è stato sufficiente a invertire la tendenza». «Sempre meno lettori entrano in libreria - prosegue Vender, autore tra l’altro del testo "Piccola borghesia tra socialismo e fascismo" - Muoiono anziani e accaniti lettori e non c’è il ricambio. Le nuove generazioni non vivono più nella "civiltà della carta". Il libro non scomparirà ma non è più l’unico strumento di alfabetizzazione. E per una serie di ragioni, non ultimo il caro affitti nel centro storico, Odradek non è più sostenibile, né economicamente, né umanamente». «Ci siamo "autosfruttati" per un quarto di secolo, nel tentativo di contribuire alla costruzione di una città diversa, soprattutto nei rioni antichi di Roma - conclude - Ma ora è il momento di dar retta ai numeri che sono implacabili. Abbandoniamo il campo con il cuore in mano, ringraziando tutti quelli che ci hanno voluto bene, a cominciare da tutti i nostri lettori». Dal 27 dicembre al 6 gennaio Odradek ha in programma la svendita totale dei libri. Con la chiusura, l’account Facebook della libreria si trasformerà in "Odradek la libreria immaginaria" e sarà uno spazio di dibattito sulla cultura a Roma.
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Dopo la notizia della chiusura della storica libreria romana, ha preso la parola il ministro Gennaro Sangiuliano che ha annunciato: «Stiamo per riproporre la legge sul libro e speriamo di affrontare organicamente il settore, ha detto il ministro a "Rai News24", sottolineando un «punto importantissimo: alcune nostre storiche librerie hanno chiuso perché i proprietari ritengono più vantaggioso affittare a una griffe piuttosto che a una libreria. Ciò ha costituito un indebolimento dei centri storici». «Nella legge immagino di inserire un obbligo per i Comuni proprietari di immobili di lasciare questi immobili a prezzi agevolati a coloro i quali hanno delle librerie», prosegue.