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Regionali Lazio, Conte chiude all'accordo con il Pd: “No a D'Amato”

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Nessuna possibilità di accordo tra Pd e M5S per le regionali nel Lazio. È la posizione ribadita dal presidente pentastellato Giuseppe Conte che si è scagliato contro il candidato dem Alessio D'Amato.

"Io non posso accettare che in una lista del Movimento 5 Stelle ci possa essere una persona che deve alla Regione Lazio quasi 300 mila euro perché ha creato un danno erariale accertato dallo Stato. Non posso accettarlo come candidato alla Regione, perché non posso candidare una persona che deve alla sua regione, mentre si candida ad amministrarla e governarla, una somma accertata dai magistrati contabili. La questione morale esiste o non esiste?" ha detto Conte intervenendo all'Assemblea regionale del Lazio di Coordinamento 2050 - Civico, ecologista e di sinistra in riferimento alla condanna della Corte dei conti nei confronti di Alessio D'Aamato, candidato a governatore del Lazio per Pd e Terzo polo. "Ci accusano di essere giustizialisti, ma io sono garantista nel midollo, da avvocato so quanto la presunzione di innocenza e il ruolo del difensore siano essenziali. Ma cosa c'entra col fatto che si fa finta che non ci sia un danno erariale accertato?. Questa è la questione morale", aggiunge Conte.

Il leader pentastellato, a margine del convegno, ribadisce la sua posizione.  "Noi facciamo delle valutazioni volta per volta e sicuramente non c'è alcuna operazione col Pd a livello di vertice. Poi su alcuni territori valuteremo, come stiamo facendo, di volta in volta. Nel Lazio assolutamente no", non è possibile un'alleanza con i dem, "perché abbiamo chiesto di confrontarci su programmi concreti e il Pd ci ha risposto il giorno dopo presentando un candidato. Non c'è alcuna possibilità" ha spiegato Conte. "Il campo largo non è mai esistito. A noi interessa un campo giusto e coerente e lavoreremo perché tutte le nostre proposte in campagna elettorale siano giuste e coerenti".

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