Roma, raduno non autorizzato contro il decreto rave
Un pic nic «libero e autogestito» perché «la socialità non può essere un reato». Questo lo slogan dell’evento che si è svolto su viale delle Terme di Caracalla, a Roma. «Una mobilitazione festosa, favolosa, sovversiva e dissidente contro il nuovo articolo 633 bis», si leggeva nel volantino che chiamava a raccolta chi voleva partecipare alla fermata della metro Circo Massimo. Circa 200 i partecipanti a quello che subito è stato ribattezzato come un rave non autorizzato. Ed è proprio contro il decreto legge che vieta i rave party e dispone pene severe per i trasgressori che i partecipanti hanno deciso di rispondere «con un’azione di ripresa dello spazio pubblico, libera, autogestita e autoprodotta. Contro la violenza di chi vuole mettere a profitto le nostre vite- si legge sempre sul volantino- rivendichiamo una Taz, una Zona Temporaneamente Autonoma, per riprenderci il nostro spazio e il nostro tempo». L’evento faceva parte dell’iniziativa "Tekno against repression" organizzata non solo in Italia ma anche in alcune piazze francesi. (Foto Pasquale Carbone)