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Regionali Lazio, via alla campagna elettorale: una partita al buio 


Daniele Di Mario
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«È come un presepe senza Bambinello. La speranza è che arrivi almeno per Natale...». Usa una metafora natalizia un big del centrodestra per spiegare questo strano avvio di campagna elettorale. Alle Regionali nel Lazio mancano esattamente due mesi (si voterà il 12 e 13 febbraio), ma il centrodestra non ha ancora svelato il nome del candidato governatore. Nel frattempo la campagna elettorale è già cominciata.

Domani alle 17.30 la Lega radunerà consiglieri regionali e dirigenti territoriali all'hotel Ergife per «costruire insieme il futuro della nostra Regione Lazio», dice il coordinatore romano del Carroccio Davide Bordoni. All'evento parteciperanno il segretario regionale Claudio Durigon e il leader leghista Matteo Salvini, il cui intervento è previsto per le 18.30. Due giorni dopo, il 16 dicembre, sempre all'hotel Ergife e sempre alle 17.30 è prevista l'apertura della campagna elettorale di Forza Italia. Silvio Berlusconi si collegherà da remoto, mentre saranno presenti il coordinatore romano Maurizio Gasparri, quello regionale Claudio Fazzone e il vicepremier, ministro degli Esteri e coordinatore nazionale del partito Antonio Tajani.

Anche i candidati al Consiglio regionale hanno già avviato la propria campagna elettorale. Per le strade di Roma si vedono i primi manifesti, così come le agende si infittiscono di appuntamenti, tanto nella Capitale quanto nei Comuni dell'hinterland e nelle altre province del Lazio. Manca solo il candidato presidente. «Abbiamo trovato una quadra, aspettiamo di ufficializzare il nome che già c'è», dice Giovanni Donzelli, deputato e responsabile organizzativo di Fratelli d'Italia.

Nel frattempo ribadiscono la propria «disponibilità» a candidarsi il vicepresidente della Camera Fabio Rampelli e il segretario regionale di FdI Paolo Trancassini. Il nome dovrebbe essere ufficializzato in settimana, in occasione dei festeggiamenti per il decennale di Fratelli d'Italia, che si celebreranno a piazza del Popolo da giovedì a sabato. La manifestazione e il relativo programma verranno presentati oggi pomeriggio a via della Scrofa. Unica certezza: Giorgia Meloni parlerà sabato mattina. Caos anche nel campo della sinistra. Praticamente certo il fatto che Pd e M5S andranno divisi. Giuseppe Conte potrebbe incassare la disponibilità di Sinistra Italiana a un'alleanza, dopo il «divorzio» tra Nicola Fratoianni e i Verdi di Angelo Bonelli.

Una frattura che riguarda però solo il Lazio. Il capo politico M5S vorrebbe candidare una donna. Sono circolate le ipotesi delle giornaliste Rai Bianca Berlinguer e Luisella Costamagna. Voci però smentite. L'unico candidato in campo resta Alessio D'Amato, ufficializzato dal Pd e dal Terzo polo ma per ora orfano della sinistra. Ma di D'Amato sinora non c'è traccia. «Fa incontri, gira i territori», viene spiegato. Ma con poca visibilità. Sprecando in questo modo giorni preziosi in cui è l'unico candidato in campo. Gli ultimi.

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