Roma, Roberto Gualtieri perde la sfida dei rifiuti. Strade ancora invase dall'immondizia
Vincere la sfida era certamente impresa ardua. Nel «giorno della verità», ieri - quello che segnava la scadenza («allargata» dal palco della Festa dell'Unità di Caracalla) della parola del sindaco Roberto Gualtieri data ai romani di restituire una città ripulita dal caos immondizia - non si sono contate per nulla sul palmo di mano le criticità persistenti in tema rifiuti, dalle zone centrali fino in periferia. Nonostante la situazione complessiva nelle strade sia apparsa, di fatto, migliorata, si rimane lontani dalla «normalità». «Non ci sono più i cumuli attorno ai cassonetti, i contenitori vengono svuotati regolarmente, a ieri sera l'altro permanevano delle criticità nei Municipi XIV e XV dove ad oggi (ieri, ndr) sono già intervenuti gli operatori anche con le "casse ragno", e in tutti i Municipi sono partite pure le squadre di spazzamento e di lavaggio, per garantire oltre al potenziamento della raccolta un notevole miglioramento sul fronte decoro», ha tirato le somme l'assessore capitolino all'Ambiente e Ciclo dei rifiuti, Sabrina Alfonsi.
Roma si può pulire solo a colpi di bonus: i nuovi premi contro l'emergenza rifiuti
Girando ieri mattina in lungo e in largo nei vari quadranti della città, comunque, abbiamo incrociato ancora numerosi punti rimasti in sofferenza. Secchioni traboccanti rovesciati e cartoni non ritirati in via Faleria, all'Appio-latino, alle ore 9.56, cassonetti debordanti in via Appia Nuova qualche minuto dopo, con i sacchetti di pattume sparsi in terra all'altezza del civico 164 della strada (e sull'altro lato della via alle 10.37). In via Tuscolana cassonetti pieni di carta alle 10.18, altri stracolmi di ogni più giù. Come in via Gela, a Ponte Lungo. Il disastro è altresì servito in via dei Magazzini Generali ad Ostiense, dove alle 11.08 abbiamo immortalato un cassonetto ribaltato con i rifiuti che arrivano a lambire le auto di passaggio (una delle «postazioni» in affanno ugualmente nei giorni scorsi). Problemi non spariti - rifiuti attorno ai cassonetti, contenitori che esplodono, sacchi di immondizia e ingombranti che occupano i marciapiedi, sacchetti in fila sull'asfalto ed altre scene simili - in via Bering, sul litorale di Ostia, così come su viale Marconi, via Portuense, via Romagnosi, via Boccea, via Carducci, lungotevere Da Brescia, in zona Eur (da viale Europa a viale Beethoven), in via della Maranella, largo Perestrello, via Salaria, a Balduina (da via Appiano a via Proba Pretonia passando per Largo Maccagno), e in diverse aree del centro storico, da via Bodoni, a Testaccio, a via dei Gracchi, in Prati, giungendo ai vicoli di piazza Navona e dintorni.
La sinistra sa solo evocare i fantasmi del passato
Intanto, luglio è oramai al capolinea e il sindaco Gualtieri non ha a tutt'oggi rivelato una data per la presentazione del piano rifiuti. Dal Campidoglio assicurano «che il piano sarà completato entro fine mese, e poi lo presenteremo a breve. Nessuno slittamento». E, sulla promessa-«ultimatum» del primo cittadino verso la città, scaduta ieri, puntualizzano: «Non c'è nessun ultimatum, il sindaco ha parlato di un superamento delle difficoltà nella raccolta rifiuti a Roma e del ripristino, a metà settimana, tra martedì e mercoledì, della situazione pre-incendio di Malagrotta. E ieri, con tutta evidenza, tale condizione è stata ripristinata». Polemiche e dibattiti a parte sull'argomento, si attende allora la vera sfida di Roma Capitale per far sì che l'annoso film dell'orrore ininterrotto sul capitolo rifiuti nella città più bella del mondo sia solo un ricordo: il termovalorizzatore trasformato in realtà insieme agli impianti di trattamento garantiti.
Emergenza rifiuti, cumuli di immondizia dietro piazza Navona