Roma, i sindacati dichiarano guerra al comandante dei vigili Ugo Angeloni: "Sospendere i trasferimenti coatti"

Massimiliano Gobbi

Il capo della polizia locale in bilico, sindacati sul piede di guerra per 12 spostamenti "coatti". Continuano le polemiche contro il comandante della polizia locale di Roma Capitale Ugo Angeloni. Nominato nel dicembre 2020 dall'allora sindaco di Roma Virginia Raggi, oggi è al centro di un'accanita polemica che potrebbe costargli cara. A puntare il dito contro il suo operato, sono i sindacati FP Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl che gli contestano la decisione di spostamento "coatto" di personale dalle unità operative del comando alla centrale operativa “Lupa”. 

Il tutto è documentato in una nota sindacale a firma della "triplice", indirizzata al capo di gabinetto del sindaco di Roma Capitale, Albino Ruberti, e per conoscenza allo stesso comandante del corpo di polizia locale di Roma Capitale, dove viene richiesta l'immediata sospensione unilaterale dell'iniziativa. "Il comandante del corpo ha convocato 12 unità operative comunicando loro di voler procedere a spostarle dagli attuali incarichi per essere impiegate presso la centrale operativa del corpo Lupa".

  

Una richiesta che le organizzazioni sindacali non tollerano, visto e considerato che da circa un anno avevano rappresentato e chiesto di essere convocate sulle diverse problematiche come la cronica carenza di risorse umane che andava a ricadere sulle operatrici e operatori della centrale operativa del corpo, denunciando le condizioni diventate nel tempo sempre più "insostenibili".

Inoltre, recentemente si era tenuto un solo incontro tra il comandante Angeloni e le sigle sindacali, convenendo sulla necessità di aprire un confronto attraverso uno specifico tavolo tecnico che avrebbe dovuto affrontare le problematiche organizzative che stavano portando la centrale operativa “al collasso”. Una richiesta che però non è stata assecondata, con una sola  riunione del  tavolo tecnico, "durata tra l’altro pochissimo", che, ovviamente, non è riuscita ad entrare nel merito delle questioni sollevate.

La decisione unilaterale di Angeloni, ha così mandato su tutte le furie le tre sigle, che ora puntano il dito contro il comandante chiedendo un immediato passo indietro. "In assenza di immediato riscontro, siamo costrette ad intraprendere tutte le iniziative di carattere sindacale ritenute opportune" scrivono nel comunicato sindacale, motivando il tutto dal fatto che il personale oggetto di trasferimento “coatto” non è formato, né possiede le competenze richieste per lo svolgimento di tale servizio il cui funzionamento ottimale rappresenta un elemento fondamentale per le pattuglie operative chiamate ad intervenire sull’intero territorio cittadino. Le tre single sindacali si chiedono, inoltre,  quale strategia organizzativa intenda adottare Angeloni, considerato che, a piano ferie approvato "si determinerebbe, in alcune giornate, addirittura la totale chiusura di tali uffici". Una tensione evidente, che si spera possa essere risolta il prima possibile in un periodo storico dove bisognerebbe andare il più possibile d'accordo, evitando tensioni interne che per ovvie ragioni poi si ripercuotono nel lavoro di tutti i giorni.