incendio a roma

Incendio Centocelle, diossina alle stelle su tutta la zona: i dati dell'Arpa

Valori delle diossine superiori ai limiti nella zona interessata dal vasto incendio di sabato pomeriggio a Roma. È quanto emerge dai primi rilievi condotti dai tecnici di Arpa Lazio che della sera del rogo, sabato 9 luglio,  che ha colpito un'ampia zona tra Don Bosco e Centocelle devastando anche numerosi autodemolitori,  hanno installato due campionatori per verificare l’eventuale presenza in aria di sostanze inquinanti come idrocarburi policiclici aromatici (IPA) e, appunto, diossine. Un rilevatore è sostato collocato in via Giuseppe Saredo, a poca distanza dal rogo, e l’altro presso l’aeroporto «Francesco Baracca» di Centocelle. In via Saredo il valore misurato per le diossine è pari a 10,6 pg/m3, superiore a quello di riferimento individuato dall’Oms per l’ambiente urbano (0,1-0,3).

 

  

Preliminarmente sono stati analizzati i dati delle stazioni fisse della rete di monitoraggio della qualità dell’aria. La stazione della rete fissa di monitoraggio più vicina all’impianto - spiega Arpa Lazio - è quella denominata «Cinecittà» che si trova a circa 600 metri a sud dall’area interessata dall’incendio. Le concentrazioni di pm10 del 9 e del 10 luglio sono state rispettivamente pari a 26 g/m3 e 29 g/m3, valori che, pur essendo inferiori al limite giornaliero del pm10 (50 g/m3), sono stati i più alti registrati nel Comune di Roma.

 

La centralina di Preneste, che si trova a circa 3 km a nord-ovest dell’incendio, il 10 luglio ha misurato un valore di pm10 di 7 g/m3, in linea con quelli misurati nell’area urbana, e non è stata, quindi, interessata in modo significativo dalle polveri generate dall’evento. Nella stessa serata di sabato, come detto, sono stati installati due campionatori ad alto volume per la misura dei microinquinanti (diossine, furani, PCB, IPA - benzene), composti pericolosi per l’ambiente e la salute che possono essersi generati a seguito della combustione. Sono state campionate le Polveri Totali (PTS).

 

«Per quanto riguarda le diossine - si legge in una nota - non esiste un riferimento normativo in aria ambiente. Concentrazioni di tossicità equivalente (TEQ) in ambiente urbano di diossine e furani sono stimati (dati World Health Organization WHO nel documento Guidelines for Europe 2000) pari a circa 0,1 pg/m3, anche se è elevata la variabilità da zona a zona, mentre concentrazioni in aria di 0,3 pg/m3 o superiore sono indicazioni per fonti di emissione localizzate». Il valore del primo campione di via Saredo è ampiamente superiore al valore di riferimento individuato dall’Oms per l’ambiente urbano; tra gli Idrocarburi Policiclici Aromatici (IPA) normalmente rilevabili il benzo(a)pirene, è l’unico composto per il quale il decreto legislativo 155/2010 prevede un valore limite pari a 1 ng/m3 come concentrazione media annua. Il valore del primo campione di Via G. Saredo è superiore al valore limite annuale previsto dalla normativa. Per quanto riguarda i PCB, non esistono limiti normativi o valori di riferimento.