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Incendio a Roma, via Togliatti chiusa e vigili del fuoco ancora al lavoro

Le fiamme sono state domate nella tarda serata di ieri ma alcuni focolai sono ancora accesi e i vigili del fuoco continuano a lavorare senza sosta negli autodemolitori per spegnere tutto. Il giorno dopo il maxi incendio esploso a Roma su viale Palmiro Togliatti, il rogo che ha devastato l'intero quadrante a sud-est della Capitale, la strada resta chiusa alla circolazione con un dispiegamento ancora imponente dei mezzi di soccorso. Altri passaggi aerei sono previsti nel corso della giornata per continuare a tenere la situazione sotto controllo. È intervenuta anche la Protezione Civile regionale a supporto dei pompieri con uomini ed elicotteri per fornire anche assistenza logistica agli sfollati.

Ieri pomeriggio le fiamme, la nube di fumo nero, le esplosioni a catena con i residenti evacuati e gli inviti a chiudere finestre e a indossare mascherine hanno fatto precipitare la Capitale in un incubo. Non c'è pace sul fronte incendi a Roma: quello di ieri è il quarto in poche settimane. A bruciare alcuni autodemolitori nella zona est della città, proprio accanto al parco archeologico di Centocelle. Complice il vento che soffiava su Roma e che, con il passare delle ore, ha esteso le fiamme dall'area verde alla zona di Torre Spaccata. Quattro le palazzine evacuate per precauzione in via Fadda, dopo che il fuoco ha sfiorato la tenda esterna di un balcone. Un'enorme paura tra gli abitanti del quartiere costretti a scappare di casa in mezzo al fumo e alle fiamme ma per fortuna nessun ferito.

"Abbiamo sentito dei botti incredibili, volavano palle di fuoco e qualcuna ha raggiunto anche il mio circolo", ha raccontato Roberto, titolare del circolo sportivo sulla via Palmiro Togliatti, a dieci metri dal fronte del fuoco. Le fiamme hanno superato la strada - chiusa al traffico - e acceso piccoli focolai anche nella struttura sportiva che gestisce da dieci anni: "Non mi era mai successa una cosa del genere, è stata un'apocalisse", la testimonianza del residente. 

Quello di ieri è il quarto maxi incendio a colpire in meno di un mese in città, dopo quello del 16 giugno nella discarica di Malagrotta, quello del 28 giungo sull'Aurelia - che ha coinvolto alcuni capannoni industriali in cui si trovavano bombole di gas - e quello del 4 luglio nell'area della Pineta Sacchetti e di Monte Mario. Su tutti l'ombra del dolo. 

In una nota l'Arpa Lazio fa sapere di aver posizionato due campionatori, uno nell'Aeroporto militare Francesco Baracca, l'altro nella nostra sede di via Saredo, a poche centinaia di metri da dove è avvenuto il maxi incendio di Centocelle. "Per verificare - spiegano - eventuali effetti sulla qualità dell'aria. Contiamo di dare i primi risultati entro la giornata di lunedì". 

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