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Malagrotta, Roberto Gualtieri ora rilancia sul termovalorizzatore: fondamentale, indispensabile e urgente
“Non posso escludere l'esercizio dei poteri straordinari conferitemi dal Governo, al fine di emanare ordinanze che ci consentano di far fronte alla crisi”. Il sindaco di Roma Roberto Gualtieri esce allo scoperto per la prima volta dopo il disastro accaduto ieri: l’incendio all’impianto Tmb (trattamento rifiuti meccanico-biologico) di Malagrotta. Il rogo, ha dichiarato il primo cittadino a margine del confronto con le compagini dei Vigili del Fuoco che stanno monitorando la zona, “ha interessato un capannone che conteneva rifiuti lavorati, per poi estendersi al vecchio gassificatore in disuso e poi al più grande dei due Tmb in funzione”. Per tale ragione, ora più che mai, c’è l’impellente “bisogno di due digestori anaerobici e, soprattutto, di un termovalorizzatore. È fondamentale, indispensabile e urgente”, ha avvertito Gualtieri.
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Il quadro rappresentato nelle ultime ore non è certamente rassicurante. La diffusione di sostanze cancerogene nell’aria, prima tra tutte la diossina, preoccupa la popolazione circostante e non solo. Ma il sindaco, servendosi dei primi dati forniti dall’Arpa (Agenzia regionale per la protezione ambientale), ha voluto distendere gli animi: “Nell'arco di 2,5 km dall'incendio non si registrano valori sopra i limiti stabiliti dalla legge. I risultati completi si avranno entro 48 ore. Manterremo alta la guardia e adegueremo future disposizioni agli esiti del monitoraggio”.
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Comunque vada a finire un dato rimane certo: la situazione dei rifiuti nella capitale d’Italia è inaccettabile e pericolosa, e va sempre più peggiorando. Anche Gualtieri ha confermato questa visione quando ha tuonato: “Roma va dotata di una moderna rete - ribadisce - adeguata alle altre città italiane ed europee: non ci fermiamo, lo dico chiaro e semplice a tutta la città”. Il messaggio è quindi diretto a tutte le forze politiche, affinché si crei quell’unità d’intenti utile, una volta per tutte, a cambiare in meglio le cose.