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Peste suina, la zona rossa si allarga: le aree coinvolte. Ritrovamento choc: cucciolo di cinghiale decapitato

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Si allarga la zona rossa per l’emergenza peste suina nella Capitale. L’estensione del perimetro rispetto al provvedimento della Regione Lazio, soprattutto per la zona Nord di Roma, è valido fino al 31 agosto. È quanto prevede la comunicazione del ministero della Salute alla Commissione europea, che ha dato il via libera, pubblicata nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea. 

L’area del Comune è così delimitata: A Sud, Circonvallazione Clodia, Via Cipro, Via di San Tommaso D’Acquino, Via Arturo Labriola, Via Simone Simoni, Via Pietro De Cristofaro, Via Baldo Degli Ubaldi; a sudovest: Via di Boccea fino all’intersezione con Via della Storta; a ovest-nordovest: Via della Storta, Via Cassia (SS2) fino all’intersezione con Via Cassia Veientana (SR 2 bis); a nordest: Via Cassia Veientana (SR 2 bis) fino all’intersezione con l’autostrada A90 (Grande Raccordo Anulare), autostrada A90 fino all’intersezione con il fiume Tevere; a est-sudest: fiume Tevere.

 

Intanto arriverà martedì 17 maggio, e non oggi come atteso l’ordinanza del ministero della Salute che definirà meglio le procedure per la nuova zona rossa allargata. All’interno delle aree agricole e naturali interessate dal focolaio non si possono organizzare eventi, feste o pic-nic; è vietato avvicinarsi ai cinghiali o dare loro da mangiare. È inoltre raccomandata la disinfezione delle scarpe all’uscita dalle aree agricole e naturali. Verrà inoltre consentito l'abbattimento selettivo degli esemplari a rischio.

 

"Sussiste nell’immediato un rischio maggiore di ulteriore diffusione della malattia" è uno dei passaggi contenuti nella lettera inviata dall'Ue all’Italia che chiede tra l'altro  di non autorizzare l'invio di partite di suini verso altri Paesi. "Nel nostro paese, oltre all’emergenza della peste suina, che ovviamente dobbiamo contenere e contrastare, c’è il tema della troppa presenza dei cinghiali sul nostro territorio", ha ribadito a Tg2 Italia il sottosegretario alla Salute, Andrea Costa. "Credo che l’obiettivo debba essere una sensibile riduzione dei cinghiali sul nostro territorio", ha detto Costa, perché "ogni anno apportano danni ingenti e rappresentano anche un rischio per la pubblica incolumità". 

 

Intanto fa rumore il ritrovamento, nella riserva dell’Insugherata dove era stato individuato il primo caso di cinghiale affetto da peste suina, di un cucciolo di cinghiale decapitato. 

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