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Patto Roma-governo, pioggia di soldi sulla scuola: quasi 400 milioni di euro di finanziamenti

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Valentina Conti
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Il Campidoglio è in procinto di stringere con il governo un Cis, contratto istituzionale di sviluppo, che metterà a disposizione della città risorse per quasi 400 milioni di euro, tra fondi dell'esecutivo, il cofinanziamento della Banca Europea degli Investimenti e risorse che arriveranno dal Pon Metro, per «agire sulla manutenzione straordinaria delle scuole in modo potente. Risorse ingenti che intendiamo nei prossimi anni rendere disponibili per attuare un intervento straordinario per l'efficientamento energetico, che significa incidere sulla gran parte delle criticità che hanno le scuole». Ad annunciarlo, ieri l'altro, alla platea di dirigenti scolastici, referenti del mondo dell'istruzione e dell'educazione, a conclusione dell'incontro «Roma Scuola Aperta», che ha dato il via al confronto sull'allungamento del tempo scuola, l'assessore capitolino alla Scuola, Claudia Pratelli. «Abbiamo fatto questa scelta perché la questione dell'edilizia scolastica ammalorata è un problema, di fatto, per aprire le scuole. Spesso, infatti, le difficoltà sono strutturali», ha spiegato Pratelli.

 

 

Oltre alle risorse del Pnrr, dunque, c'è un piano «molto ambizioso, basato su una strategia di lungo periodo, che stiamo mettendo in campo in primis grazie ad un extra-finanziamento da parte del governo». Sulle scuole aperte al pomeriggio, il primo impegno del Comune di Roma, fatto già con il primo bilancio, è stato rispetto alle strutture scolastiche che Roma Capitale gestisce direttamente, con la sperimentazione sui nidi. «Ma pensiamo vada fatto anche altro- ha affermato l'assessore - partendo dal sostenere il tempo pieno al 100%». Sull'allungamento del tempo scuola si comincerà con piccoli contributi ad alcune strutture scolastiche a sostegno del favorire l'estensione dell'orario, per poter pagare lo straordinario del personale Ata, ad esempio. Si punta sui Patti educativi di comunità in aree complesse, spingendosi al di là «della logica dei progetti, per traguardare quella dei programmi». Insomma, «Roma città educante, come idea complessiva».

 

 

«Una logica di alleanze a 360 gradi: al tavolo dell'incontro - ha chiosato Pratelli - abbiamo avuto il Ministro Bianchi e l'Usr. È fondamentale attivare connessioni pure istituzionali, perché Roma Capitale da sola non ce la fa». Gli assessorati dedicati nei Municipi stanno già lavorando. Nella lista di priorità della «road map» del Comune sulla Scuola - tema centrale del programma dell'amministrazione, come rimarcato dal sindaco Gualtieri - c'è poi il rilancio della formazione professionale, «per molto tempo "Cenerentola" del sistema educativo», insieme al potenziamento dell'offerta formativa sul territorio e di quella riguardante gli allievi diversamente abili. «Abbiamo pensato di supportare i Municipi - ha anticipato l'assessore capitolino al Decentramento, Andrea Catarci - con dieci nuovi Patti educativi di comunità, con lo strumento dell'apertura pomeridiana». Dieci i quartieri coinvolti: San Basilio, Centocelle, Tor Bella Monaca, Romanina, Marconi, Spinaceto, Ostia, Montespaccato, Quartaccio e Labaro.

 

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