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Addio ai tavolini all'esterno di bar e ristoranti? Si torna a pagare il suolo pubblico

Damiana Verucci
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Tavoli all'aperto, da oggi si ripagano i canoni al Comune di Roma. Sia per gli esercenti che l'ampliamento non lo hanno chiesto sia per quelli che invece hanno posizionato pedane e tavoli in piena emergenza pandemica e li hanno lasciati lì, grazie alle proroghe concesse dal Governo. Adesso, però, il Campidoglio torna a chiedere il conto e lo fa approvando in Giunta la delibera che regolamenta il pagamento delle Osp covid. Le occupazioni di suolo pubblico ridiventano one rose ma l'accordo preso con le associazioni di categoria è di applicare le tariffe precedenti alla pandemia e quindi non rincarate come in un primo tempo si era vociferato. Gli esercenti dovranno pagare dal 1 aprile al 30 giugno, data in cui tutto dovrebbe tornare come prima del Covid in tema di ampliamenti, sempre che nel frattempo l'assessorato alle attività produttive avrà fatto in tempo a proporre un nuovo regolamento sulle occupazioni di suolo pubblico, altrimenti è probabile si andrà di nuovo in proroga.

 

 

«Per venire incontro agli esercenti l'Amministrazione ha scelto di applicare la tariffa tabellare permanente - spiega l'assessora alle Attività Produttive Monica Lucarelli- che prevede coefficienti più bassi rispetto ai canoni temporanei. Ora il nostro impegno sarà di coinvolgere e supportare i municipi nella gestione delle pratiche». Il pagamento è previsto entro il 31 luglio e a sentire le associazioni di categoria gli esercenti sarebbero disposti a pagare senza problemi. O almeno, la maggior parte di loro.

 

 

«Questo pagamento era atteso - fa sapere Claudio Pica, Presidente Fiepet-Confesercenti - ed è giusto soprattutto nei confronti di chi non ha una osp emergenziale. Nel momento in cui tutti gli esercenti sono chiamati a corrispondere il pagamento dovuto, chi usufruisce di più spazio deve pagare di più di chi non lo ha. Continueremo comunque a batterci con il Governo per avere un'ulteriore proroga degli ampliamenti almeno fino alla fine dell'anno».

 

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