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Roma, minacciato e rapinato a 13 anni dalla baby gang: denunciati cinque minorenni

Elena Ricci
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Lo hanno accerchiato nascosti dal cappuccio di felpe e giubbotti e mascherina chirurgica. Uno di loro gli ha sfilato un costoso Iphone dalla tasca e insieme lo hanno poi minacciato per farsi sbloccare il cellulare. Brutta avventura per un ragazzino di 13 anni che la sera del 17 marzo, poco dopo le 21, mentre tornava a casa a piedi nel quartiere Casal Palocco, è stato avvicinato da cinque ragazzi di età compresa tra i 14 e i 17 anni e rapinato. I baby bulli lo hanno intimorito dopo avergli sottratto il telefono e minacciandolo hanno fatto in modo che il legittimo proprietario lo sbloccasse per renderlo utilizzabile.

Una volta ottenuto il bottino, i cinque si sono dileguati senza picchiare o ferire il ragazzino. Si tratta di cinque ragazzi domiciliati presso una casa famiglia e che sono stati denunciati alla Procura del tribunale dei minori, subito dopo essere stati identificati dai carabinieri in seguito alla denuncia presentata dai genitori della giovane vittima. I carabinieri della stazione di Casal Palocco si sono messi immediatamente sulle tracce dei cinque ragazzi. Fondamentali per le indagini si sono rivelate le immagini delle telecamere di videosorveglianza presenti in zona e le dichiarazioni di alcuni testimoni.

Una volta individuati dalle immagini, i carabinieri, su delega della procura dei minori, hanno effettuato una perquisizione presso le abitazioni dei sospettati, trovando gli abiti che indossavano la sera della rapina che hanno confermato il loro coinvolgimento nella vicenda. I cinque, incensurati, sono stati così tutti denunciati. Un fatto accaduto il 17 marzo, circa cinque giorni prima di un altro grave episodio che vede come protagonisti sempre minorenni domiciliati in un centro di accoglienza. In questo caso si tratta di due tunisini, in Italia dal 2015, balzati alle cronache per aver violentato un coetaneo in un parcheggio e in seguito, una volta giunti a casa della vittima per rubare, anche la mamma di quest' ultimo.

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