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Mafia cinese sempre più forte nel Lazio. Ora vogliono anche i rifiuti. La relazione choc della Dia

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«Nel Lazio coesisterebbero le matrici criminali autoctone con quelle tradizionali di ’ndrangheta, camorra, mafia siciliana e criminalità pugliese che alla violenza prediligono la ricerca di proficue relazioni affaristico-imprenditoriali tese alla contaminazione del tessuto economico legale. Tuttavia esse sembrano pronte all’occorrenza a stringere affari con le consorterie mafiose autoctone ben più avvezze a condotte "eclatanti"». È quanto emerge dalla relazione semestrale della Dia, relativa al primo semestre del 2021. Nel Lazio, secondo quanto si legge nella relazione, «i sodalizi mafiosi grazie anche agli stretti rapporti di collaborazione con professionisti e imprenditori compiacenti probabilmente paiono affinare sempre più le proprie capacità di reinvestimento dei proventi illeciti a fini di riciclaggio, evasione ed elusione fiscale».

Risulta inoltre che le «mafie» siano «più pervasive nelle aree maggiormente urbanizzate e caratterizzate dalla presenza di più significativi scambi economici e commerciali». E ancora: «D’altra parte la contiguità territoriale con la Campania è senz’altro un facilitatore della proiezione delinquenziale di talune espressioni camorristiche sul tessuto socio-economico laziale», si legge nella relazione. Le regioni con maggiore presenza della criminalità cinese risultano essere la Toscana, la Lombardia, il Piemonte, il Veneto, l’Emilia Romagna, la Campania e proprio il Lazio, dove «sono state avviate attività commerciali di diverse tipologie e talvolta si registrerebbe la presenza di connazionali costretti a lavorare in totale assenza dei requisiti minimi di sicurezza e di tutela igienico-sanitaria». «I reati tipici dei sodalizi cinesi perpetrati all’interno della loro stessa comunità etnica sono le estorsioni e le rapine - si legge nella relazione - I delitti principali commessi all’esterno del loro alveo etnico risultano essere invece la contraffazione, il traffico e lo spaccio di metanfetamine, i reati finanziari e le illecite movimentazioni di denaro, il traffico illecito di rifiuti e anche la gestione di giochi e scommesse clandestine».

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