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Violenza a Roma, "14enne abusata dal branco". Accusati cinque minorenni

Massimiliano Gobbi
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Abusata in strada da un branco mentre aspettava gli amici. Sotto accusa cinque minorenni tra i 14 e i 16 anni. È la triste storia avvenuta la sera del 22 dicembre scorso all'Eur ad una ragazza romana di soli 14 anni, trascinata in un'area poco illuminata e violentata. Una violenza sessuale interrotta solo dall'arrivo di due altri ragazzi e dei carabinieri intervenuti.

I militari della stazione di Roma Eur, su delega della Procura della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni di Roma, hanno così eseguito un’ordinanza che dispone il collocamento in comunità per tre minori, due 15enni e un 16enne, gravemente indiziati di aver partecipato singolarmente ed in concorso tra loro e con altri 2 minori che hanno meno di 14 anni e quindi non imputabili, ad atti di violenza sessuale di gruppo, costituiti in palpeggiamenti nelle parti intime.

Si tratta di un ordinanza emessa dal Gip del Tribunale per i Minorenni a seguito delle indagini svolte dai Carabinieri della Stazione Roma Eur, avviate dopo la denuncia della minore. La vittima ha raccontato che stava aspettando alcuni amici in strada, ma i 5 ragazzi, a lei sconosciuti, dopo averla accerchiata, le avrebbero impedito di allontanarsi, trattenendola con la forza e trascinandola in un'area poco illuminata dove sarebbero avvenuti gli abusi: apprezzamenti a sfondo sessuale, per poi baciarla e toccarla.

Una violenza sessuale interrotta grazie al coraggio dalla vittima che ha urlato così forte da attirare l'attenzione di due ragazzi che passavano di lì. I due, si sono precipitati ad aiutarla, ma sono stati aggrediti dal branco. Il successivo intervento dei carabinieri ha messo in fuga i cinque minorenni.

Le indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni di Roma, avviate immediatamente dai Carabinieri e condotte attraverso l’escussione a sommarie informazioni di persone informate sui fatti, l’analisi dei profili social network utilizzati da tutti i minori coinvolti ed infine attraverso individuazioni fotografiche, hanno consentito di raccogliere gravi elementi indiziari a carico dei minori indagati, tutti residenti romani che vivono “particolari” situazioni socio familiari. Al momento ci si trova nella fase delle indagini preliminari  - spiegano gli inquirenti - per cui per tutti gli indagati vige il principio di presunzione di non colpevolezza fino a sentenza definitiva.

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