regione taglia e cuci
La vergogna di Zingaretti: taglia sui disabili per abbassare le tasse. Colpiti pure i bambini
Tagli veri a imprese e servizi in cambio di "fittizie" diminuzioni delle imposte. Non sembra proprio un buon affare per i cittadini laziali l'ultima proposta di legge della giunta Zingaretti, in discussione nella commissione Bilancio della Pisana, con la quale vengono rimodulate le addizionali regionali. Le «misure per la riduzione fiscale e incremento del fondo speciale di parte corrente» contenute nel provvedimento, infatti, oltre a non garantire una concreta diminuzione delle addizionali Irpef e Irap, sono finanziate anche cancellando importanti voci di spesa dal bilancio. «Dall'economia al sociale i tagli colpiscono tutti i settori, vengono eliminati finanziamenti perfino per le malattie rare - dichiarano i consiglieri Fdi Chiara Colosimo e Giancarlo Righini, presidente del Comitato regionale di controllo contabile -. Al contrario per alcuni scaglioni di reddito ci sarà un incremento della tassazione. Con l'aliquota base di 1,73%, per redditi sino a 15mila euro e con l'applicazione dell'aliquota massima del 3.33 per le altre fasce di contribuenti l'annunciata riduzione delle tasse resterà solo un'altra delle invenzioni della propaganda di chi governa il Lazio».
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Costretto all'ennesima "stregoneria contabile" dopo la boccatura da parta della Corte dei Conti del rendiconto di Bilancio 2020, il vicepresidente e assessore al Bilancio Daniele Leodori, per trovare i 295 mln necessari per il fondo "taglia tasse", ha dovuto ravanare tra le pieghe del bilancio cancellando o spostando su altre annualità voci di finanziamento per oltre 33 milioni relative all'anno in corso. E non si tratta di tagli indolori. A partire dagli oltre 11 milioni che riguardano le spese per il subentro della Regione al Campidoglio, attraverso Cotral e Astral, alla gestione delle ferrovie Roma-Lido e Roma Viterbo, un provvedimento approvato giusto mercoledì scorso dall'Assemblea capitolina. Particolarmente colpito il settore economico. Oltre un milione e mezzo viene cancellato al sistema fieristico, già in ginocchio causa Covid, mentre quasi 400mila euro vengono tolti al sostegno del sistema moda, peraltro a pochi mesi dall'approvazione della legge regionale per la promozione del settore.
Particolarmente dolorosi i tagli al sociale che colpiscono la didattica per i bambini non vedenti e per la Lingua dei segni, le spese per interventi socio-assistenziali dei comuni (oltre 1 mln in meno), i fondi per il sostegno dei pazienti affetti da malattie rare (-200mila euro). Poi ancora tagli ai fondi per l'accesso alla casa (-1,5 mln), al sostegno dei genitori separati (-350mila euro) finanche ai trasferimenti agli enti locali per le spese relative all'accoglienza degli immigrati, decurtati di un milione di euro.