salasso mobilità
Roma, i parcheggi d'oro di Gualtieri: le strisce blu arriveranno a costare 3 euro l'ora
Niente funivia a Casalotti-Battistini, sostituita dal potenziamento del trasporto pubblico su gomma attraverso navette express e sdoppiamento della Metro A. Sono queste le novità principali previste dal Pums, il Piano urbano della mobilità sostenibile approvato ieri dall'Assemblea capitolina con 27 voti favorevoli, 8 astenuti e 6 contrari. Presente al momento del voto anche il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri. Le novità rispetto al Pums approvato in Giunta, che poi è sostanzialmente lo stesso preparato dall’ex amministrazione M5s, non sono molte, anche perché troppi emendamenti avrebbero rischiato di far tornare il piano in procedura di valutazione ambientale strategica, con il rischio di veder sfumato l'obiettivo di nuovi tram entro il Giubileo. «È il programma sulla mobilità dei prossimi 10 anni basato su infrastrutture su ferro molto importanti - ha detto l’assessore alla Mobilità Eugenio Patanè - I prolungamenti della metro A, oltre Battistini verso Torrevecchia da un lato e verso Monte Mario dall'altro, e della B, che dovrà proseguire oltre Rebibbia fino a Casal Monastero. Poi la prosecuzione della metro C con le tratte T1 e T2, e C2 nello scenario tendenziale, e poi la linea D».
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ADDIO FUNIVIA
Le uniche modifiche importanti riguardano l'asse Ovest della città, quello dove si ipotizzava la funivia Casalotti-Boccea che viene accantonata. «I fondi però non sono persi – ha detto Patanè - ma è un'opera per noi non prioritaria». L'emendamento cancella quell'intervento prevedendo la realizzazione della linea metro A2 Bembo-Acquafredda verso il quartiere di Montespaccato, con realizzazione di un nodo di scambio presso via dell'Acquafredda.
TRAM
La «rivoluzione del ferro» si baserà anche sulle linee tranviarie, a cominciare dalle quattro commissariate: la Termini-Vaticano Aurelio, la linea sulla Togliatti, la Termini-Giardinetti-Tor Vergata e la linea di congiungimento tra piazzale del Verano e la stazione Termini. Accanto ci sono altre 7 linee tranviarie, già in progettazione di fattibilità tecnico economica, che disegneranno da qui al 2030 una città con 17 linee tram.
AREE CICLO-PEDONALI Il maxi-emendamento inserisce l'anello ciclo-pedonale Colli Aniene, il progetto «Decumano», il percorso ciclabile «Asse degli Acquedotti» e la bike line «Largo Spadolini». Si prevede poi un attraversamento ciclopedonale del fosso di Malafede per mettere in connessione i quartieri di Giardino di Roma e Vitinia, l'attraversamento Fluviale Dragona-Fiera di Roma, un sentiero ciclopedonale sulla sponda sinistra del Tevere nella zona di Roma Nord da Castel Giubileo fino alla confluenza dell'Aniene, e un altro sulla sponda sinistra del Tevere che collega Mezzocammino a Ostia. Sull'Appia, poi, prevista la nuova isola pedonale «Cecilia Metella».
URBAN MOBILITY APP E ZTL VERDE
Sul fronte tecnologico dovrà essere realizzato un sistema di monitoraggio del traffico e sviluppata una«Urban Mobility App» per favorire la ricerca di micro-mobilità dei cittadini nelle aree urbane attualmente non coperte. La nuova area Ztl «verde» già prevista, poi, sarà protetta da un controllo automatizzato degli accessi con sistemi tecnologici, come i varchi elettronici. Il piano recepisce anche l'idea lanciata da Adr pochi mesi fa, quando ha presentato il progetto di un «taxi volante» dall'aeroporto di Fiumicino a Roma. «L'offerta multimodale nell'orizzonte di piano - si legge - potrà prevedere altre forme di mobilità come la Urban Air Mobility (UAM), modalità di spostamento e trasporto con velivoli elettrici a decollo verticale».
CONGESTION CHARGE E STRISCE BLU
Confermati provvedimenti, che hanno suscitato le polemiche delle opposizioni, in particolare Fdi, come la Congestion charge, ovvero la realizzazione di un'area di Zona a traffico limitato nel centro storico dove sarà possibile accedere solo previo pagamento di un pedaggio. «C'è in tutto il mondo ed è richiesta dalle politiche europee sulla mobilità - ha spiegato Patanè a margine della seduta - È uno scenario di durata decennale, non è un provvedimento che avviene domani mattina». Previsto anche l’aumento della tariffa delle strisce blu fino a 3 euro l’ora. «L’amministrazione Gualtieri sta sbagliando l’approccio - hanno detto la consigliera capitolina di Fratelli d’Italia Lavinia Mennuni e i colleghi del gruppo Fdi in Aula Giulio Cesare - Non basteranno alcuni bus elettrici e qualche chilometro di ciclo vie per giustificare politiche tese a disincentivare l’utilizzo del veicolo privato: quali la tassa per circolare con le auto private in città, o l'aumento degli stalli delle strisce blu con un incremento fino a 3 euro l'ora. Chiediamo inoltre sia escluso dal Pums il passaggio del Grab all’interno dello storico parco di Villa Ada». </CW>