cambiali elettorali

Roma, infornata di alleati di Roberto Gualtieri: in Comune entrano i sostenitori della campagna elettorale

Pier Paolo Filippi

Qual è la scadenza di una «cambiale» elettorale? Poco meno di quattro mesi, centoquindici giorni per l'esattezza. Tanti infatti ne sono passati dal 18 ottobre scorso, quando i Romani hanno eletto come sindaco Roberto Gualtieri, a giovedì scorso 10 febbraio, quando con una nuova «infornata» l'ex ministro dell'Economia ha infilato nel suo ufficio di Gabinetto alleati e sostenitori della sua campagna per le comunali. Avrà le competenze giuste sicuramente, ma suona infatti come una ricompensa l'assunzione di Francesco Lobuono, 21 anni, presidente e animatore dell'iniziativa «La giovane Roma». Aveva annunciato la sua candidatura a sindaco, salvo poi fare marcia indietro e convergere nella lista civica Gualtieri. Voti presi? Pochi, appena 302, sufficienti però a sbarcare nel Gabinetto del sindaco con un compenso di 32mila euro all'anno per «assicurare il necessario supporto per l'attività di indirizzo e controllo politico nell'ambito delle iniziative in materia di politiche giovanili», come si legge nella delibera di nomina. Con lui anche Piero Latino, politico di lungo corso della scena romana, già membro del Pd poi transitato in Articolo 1, dove è segretario romano, nel 2017 quando prese la via dell'uscita dai dem guidati da Matteo Renzi.

 

  

 

Pur senza trovare un accordo per far rientrare i fuoriusciti nella lista del Pd alle comunali, Articolo 1 si è mischiata nella lista di Sinistra ecologista appoggiando Gualtieri. Adesso per Latino arriva un contratto da 47mila euro affinché «assicuri supporto in materia di lavoro pubblico e nei rapporti con ministeri, enti e regioni in tema di occupazione». Ma nel Gabinetto del sindaco c'è posto anche per i più «piccoli», come il Psi che ha appoggiato Gualtieri senza eleggere consiglieri per l'Aula Giulio Cesare. In Campidoglio arriva infatti Andrea Silvestrini, segretario romano del Psi, che per 47mila euro si occuperà del «necessario supporto nell'attività di indirizzo e controllo politico in materia di politiche sociali e disabilità». Infine l'ultima entrata è quella di Loredana Bressa, assunta per 43mila euro all'anno con funzioni di «supporto nell'attività di indirizzo e controllo politico in rapporto agli enti locali e ad altre istituzioni, la cui particolare delicatezza richiede doti di competenza e riservatezza». Competenza che non le ha impedito però qualche tempo fa di pubblicare su Facebook una foto dell'ultimo libro di Bruno Vespa dedicato a Benito Mussolini rovesciato a testa in giù.

 

 

Intanto, sempre lo scorso 10 febbraio, Gualtieri ha assegnato l'incarico di direttore della Direzione relazioni interistituzionali e internazionali e cerimoniale nell'ambito dell'ufficio di Gabinetto del sindaco. La scelta, dopo che per quella posizione la procedura di interpello interno è andata a vuoto, è ricaduta su Alessio Giacopello, dirigente del Dipartimento dell'amministrazione Penitenziaria - Ministero della Giustizia.