Orari più lunghi in altri 60 asili. Sarà possibile lasciare i bambini fino alle 18
Orari più lunghi negli asili nido comunali, dove sarà possibile tenere i bambini anche fino alle 18. L’assessore capitolino alla Scuola, Claudia Pratelli, ha firmato la direttiva che consente l’avvio della sperimentazione che estende l’orario fino a ulteriori 60 nidi comunali della città. Saranno interessati quattro nidi per ogni municipio. Due strutture osserveranno orario dalle 7 alle 18 e altre due dalle 7.30 alle 17. A scegliere gli asili dove sarà avviata la sperimentazione saranno gli stessi municipi ed è stato già avviato un confronto con l’assessorato capitolino. «È un altro tassello fondamentale per dare risposte efficaci alle famiglie rimettendo al centro l’offerta educativa pubblica nella fascia 0-3 anni», ha detto l’assessora Pratelli.
Anche il sindaco Gualtieri ha sottolineato l’iniziativa. «Rafforziamo i servizi educativi per i bambini tra 0 e 3 anni e sosteniamo la genitorialità - ha affermato - Investiamo con convinzione nell’infanzia». Non è l’unica novità per la scuola per la prima infanzia. Nel nuovo bilancio, infatti, le tariffe dei servizi 0-3, sia a gestione diretta sia indiretta, sono state ridotte e semplificate. Dalle 71 fasce Isee previste fino ad ora dal tariffario di Roma capitale, si passa a sole 10 fasce. Per produrre un abbattimento generalizzato delle rette, la prima fascia Isee fino a 5.000 euro è stata azzerata. Per l’ultima fascia Isee (oltre 50.000 euro), la tariffa per lo standard orario di 8,5 ore è stata fissata a 440 euro in quanto al contrario si sarebbe determinato un aumento rispetto all’attuale. Allo stesso modo, anche la tariffa per la seconda fascia Isee (5.000-10.000 euro) è stata fissata dal Campidoglio a 45 euro.
L’asilo sarà invece gratuito per le fasce di reddito sotto i 5 mila euro. Per le famiglie è previsto un risparmio medio di 40 euro mensili in modo progressivo. Nel presente, comunque, resta il rischio di disagi nei nidi capitolini per lo sciopero dei lavoratori delle mense previsto per la giornata di domani. Non tutte le organizzazioni, infatti, hanno differito la giornata di protesta. Secondo Alfredo Magnifico, Segretario generale di Confintesa Smart, «non ci sono le condizioni per revocare lo sciopero dei lavoratori delle mense scolastiche indetto da tutte le organizzazioni sindacali per il 31 gennaio». Confintesa ha scritto di nuovo al sindaco Gualtieri per chiedere l’intervento del Comune sulle mancate assunzioni di lavoratori delle mense scolastiche dopo i cambi di appalto nei municipi. Domani Confintesa organizzerà un presidio in via Capitan Bavastro, presso la sede del dipartimento Servizi scolastici.