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Cinque giorni di quarantena per positivi con booster, la proposta di D'Amato nel Lazio

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«Facciamo come negli Stati Uniti, 5 giorni di isolamento per chi è positivo asintomatico e ha fatto tre dosi di vaccino, senza obbligo di tampone e di certificato di fine quarantena. Abbiamo già fatto richiesta al Governo». Lo dice l’assessore alla Sanità della Regione Lazio, Alessio D’Amato, in un’intervista a Repubblica. «Se lo hanno deciso i Cdc (Centers for disease control, ndr), che sono gli organi di sorveglianza epidemiologica in Usa, non vedo perché non possiamo fare la stessa cosa anche noi. Stiamo andando verso il picco, i casi continueranno a salire, ma nel frattempo stiamo andando veloci con le somministrazioni di booster. A fine gennaio avremo il 70% degli adulti con terza dose, punto alla totalità entro metà febbraio. E bisogna semplificare e sburocratizzare la vita per questi cittadini», aggiunge.

 

 

 

 

 

Secondo D’Amato «Se vogliamo che il virus diventi endemico dobbiamo mandare questo tipo di messaggi. Ora davvero bisogna aprire la fase della convivenza. La politica deve dare un segnale in questo senso». E in merito ai tamponi «devono servire per il tracciamento e per la sintomatologia. Questa corsa al tampone da parte di tutti è eccessiva e anche inutile. Le persone stanno entrando in un trip, ricorrendo ai test in continuazione. Non convivi con il virus se fai un tampone ogni 48 ore». D’Amato, invece, promuove l’obbligo vaccinale: «Assolutamente sì. E bisogna rendere più difficile la vita a chi non si vaccina».

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