giallo sulla morte dell'attore
Si indaga sulla cura farmacologica prescritta a Calissano. Il pm nomina un tossicologo
La Procura di Roma indaga sulla cura farmacologica per regolare l'umore che stava seguendo Paolo Calissano, trovato morto nella tarda serata del 30 dicembre nella sua casa nel quartiere Balduina. Il pubblico ministero Fabrizio Tucci conferirà l'incarico a un esperto tossicologo che confronterà le molecole dei medicinali che stava assumendo l'attore per scoprire se ci fosse tra loro un "conflitto". Nell'appartamento del 54enne che ha recitato nelle serie tv "Vivere" e "La dottoressa Giò" c'erano infatti le benzodiazepine per il sonno e la serotonina antidepressiva. Oggi è anche il giorno nel quale i medici legali del Policlinico Gemelli scioglieranno i primi dubbi sulle cause della morte. Più che un suicidio, si pensa difatti a un tragico evento non voluto. Come avrebbe confermato la sua ex compagna, Fabiola Palese, la vittima era seguita da diversi specialisti. Lo scorso ottobre aveva subito un ricovero in una clinica per affrontare i problemi legati al suo riposo notturno. I carabinieri della compagnia Trionfale, che indagano sulla scomparsa di Calissano, dovranno interrogare tutti i medici che lo hanno avuto in cura e che gli hanno prescritto dei farmaci.