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Roma invasa da campi abusivi, rifiuti e degrado: la grande bruttezza

Valeria Di Corrado
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La perfetta magnificenza della Roma immortalata nel film premio Oscar «La grande bellezza» di Paolo Sorrentino è lontana anni luce dalla «grande bruttezza» che ogni giorno i romani si trovano di fronte agli occhi. Accampamenti irregolari, montagne di immondizia, cimiteri di bici rubate, cassonetti rovesciati dai rovistatori, roghi tossici, allacci abusivi alla corrente elettrica e alla rete idrica fanno ormai parte del panorama urbano della Capitale. C'è poco da stupirsi, quindi, se un ponte va a fuoco perché sotto ci sono dei senzatetto che cucinano la cena, come accaduto lo scorso 3 ottobre al Ponte dell'Industria, nel quartiere Ostiense. «Nessuno la paga luce, ve ne andate se no chiamo i carabinieri». Questa frase minatoria rivolta a Filippo Roma delle Iene da una donna che abita in un insediamento abusivo della Città eterna spiega perfettamente il «mondo alla rovescia» in cui vivono gli italiani: l'illegalità diventa normalità e chi denuncia viene minacciato di essere denunciato.

 

 

Nel servizio andato in onda martedì scorso su Mediaset, sono stati perlustrati 10 punti (alcuni nel cuore della città, altri in periferia) che erano stati bonificati dagli agenti della sezione della Polizia locale che si occupa del decoro, con interventi costati decine di migliaia di euro. Oggi questi luoghi sono sprofondati di nuovo nel degrado più totale, popolati da persone che vivono in tende o baracche, in mezzo a colonie di topi, creando vere e proprie discariche. Ad esempio nell'elegante quartiere Prati, fatto di uffici e studi legali, sotto un cavalcavia a pochi passi dal tribunale penale, c'è un insediamento abusivo con annesso deposito di bici rubate. «Quando rubano le biciclette in tutte le zone di Roma ricordatevi sempre che stanno qua... levano le ruote... quella è una bicicletta nuova, sta lì senza il sedile - spiega Franco Granieri, comandante dei Pics (Pronto intervento centro storico) - Questo insediamento lo avevamo smantellato 9 mesi fa. I fuochi anneriscono il rivestimento sotto il ponte e lo deteriorano». Nel settembre 2019 i Pics avevano bonificato anche i bivacchi sotto il Ponte dell'Industria, ma poco tempo dopo era tornato tutto come prima, fino all'epilogo disastroso di due mesi e mezzo fa: il rogo divampato dalla baraccopoli sulle rive del Tevere ha danneggiato gravemente quello che è conosciuto dai romani come il «ponte di ferro».

 

 

Spesso ad alimentare questi incendi sono gli accumuli di stracci, vestiti e oggetti che i rom prelevano dai cassonetti, per poi rivenderli per strada, nei pressi dei mercati rionali. «Cosa fa durante il giorno?», chiede il conduttore delle Iene a uno degli accampati. «Ai secchioni, troviamo roba vecchia». «E poi che fate rivendete?». «Sì al mercato». «Ma voi non potete venderlo il rame», gli fa notare il numero uno dei vigili addetti al decoro. «Ma no adesso, lo portiamo in Romania». Spostandosi sotto il viadotto della Magliana, a sud della Capitale, lo scenario non cambia. «Un anno fa abbiamo speso 8 mila euro per pulire - riferisce il comandante dei Pics - e adesso è tornato il degrado, peggio di prima, e guardate sempre i fuochi...». Seguendo il filo blu che fuoriesce da una centralina elettrica, si arriva a una baracca dove ci sono persino le spine attaccate: « Ecco dove arriva, quella è la corrente, stiamo facendo una denuncia in diretta: la corrente la paghiamo noi, gli 8 mila euro per pulire li abbiamo pagati noi, la comunità la paga queste cose. Adesso io penso che ci vorranno di più di 8 mila euro per pulire un'altra volta qui», conclude Granieri. Nel frattempo gli abitanti dell'insediamento abusivo cucinano la carne su un fuoco alimentato da bottiglie di plastica. Il comandante dei Pics li avverte: «Vi fa male la plastica se la respirate, fa venire i tumori»; oltre a creare un pericolo per la pubblica incolumità.

Non cambia la musica a Roma nord, sotto il ponte delle Valli, tra i binari dei treni e la tangenziale, ci sono adulti e bambini che vivono in mezzo ai ratti e allo smog. Stesso scenario nel parco accanto alla nuova stazione dei treni Tiburtina, sotto il punto panoramico del parco di Monte Mario e vicino alla stazione ferroviaria di via Nomentana. Le Iene alla fine del servizio televisivo sono andate a chiedere all'ex sindaca come mai, a pochi giorni dalla fine del suo mandato, abbia deciso di smantellare proprio la sezione dei Pics (come aveva rivelato Il Tempo). Ma Virginia Raggi liquida così la questione: «Andate a chiedere al sindaco, grazie». Roberto Gualtieri, qualche giorno prima della sua elezione, aveva promesso: «Io la prima cosa che farò, ordinerò una pulizia straordinaria della città». Ma finora, e siamo ormai sotto Natale, tutto sembra esattamente come prima. «Stanno lavorando con grande intensità, il nostro obiettivo è rendere la città più pulita di com'era prima- spiega il sindaco alle Iene - Uno specchio in due settimane avrei dei poteri soprannaturali, che purtroppo non possiedo però l'obiettivo è che si veda la differenza e stiamo facendo il massimo». Dopo la segnalazione delle Iene è avvenuto uno sgombero da parte del Comune a ponte delle Valli, ma di lì a due giorni è tutto tornato come prima. «A che serve sgomberare un insediamento abusivo se non si trova una soluzione abitativa per chi lo occupa? - si domanda Filippo Roma a conclusione del servizio tv - Lanciamo un appello al sindaco Gualtieri, al presidente Draghi, al Governo e al Parlamento italiano, che da Roma sono ospitati, a parte la pulizia straordinaria promessa e ancora non mantenuta, trovate tutti insieme una soluzione intelligente e duratura per evitare che la grande bellezza, patrimonio nazionale di tutti gli italiani, continui a trasformarsi giorno dopo giorno nel grande degrado». 

 

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