non si vede l'uscita
Roberto Gualtieri sveglia! Devi fare il sindaco e ripulire Roma
La musichetta sarà pure quella sul «sindaco che è appena arrivato», ma anche Roberto Gualtieri deve spiegare come intende muoversi sul degrado della città. Perché i sindaci cambiano, le tasse aumentano, i problemi restano irrisolti. Drammaticamente irrisolti. L’inchiesta delle Iene andata in onda pochi giorni fa e arricchita dalla nostra Valeria Di Corrado col reportage che vi proponiamo suscita inquietudine, rabbia, indignazione. Perché non si vede via d’uscita, perché c’è un trattamento molto riguardoso verso gli occupanti abusivi di aree abbandonate della città, perché si registra enorme sottovalutazione. Anche mediaticamente, oltre che politicamente, si riscontra un silenzio intollerabile.
Non c’è mobilitazione contro il degrado, non c’è traccia di soluzione per risolvere tristi piaghe della Capitale d’Italia. Quando si scoprono dieci luoghi nei quali sono state impegnate risorse pubbliche per sgomberarli e poi ti accorgi che quei siti sono stati nuovamente occupati, la rabbia invade la testa di chiunque voglia bene a Roma. Perché tutto questo vuol dire che ognuno può fare quello che vuole, si finge di andarsene senza resistenza e poi, appena la vigilanza – scarsa – gira l’angolo si torna sul luogo del delitto. Ci vuole la tv per portare lo scandalo allo scoperto. Comanda l’illegalità. Mandare via chi occupa abusivamente costa anche diversi denari pubblici. I vigili urbani calcolano in ottomila euro buttati – se le conseguenze sono che tornano gli occupanti di prima – il bilancio delle operazioni di sgombero. Le Iene ne hanno immortalate una decina, chissà quante altre avranno subito la stessa sorte e nessuno ne sa niente. O se sa resta impotente.
Quando poi il degrado raggiunge persino il tribunale penale – dove le azioni fuorilegge dovrebbero essere sanzionate – si capisce che persino la speranza finisce sotto i tacchi. Ovunque abusivi, con tanto di rifiuti e roghi e addirittura depositi di biciclette rubate. Finora eravamo fermi alla collezione automobilistica. In sostanza, l’esercito delle Iene di Mediaset appare molto più efficiente delle brigate del sindaco Gualtieri nell’individuare i siti dove abbonda ogni traccia di illegalità. Queste cose le pagheremo anche sul piano dell’immagine, se non ci si decide dal Campidoglio ad operare seriamente, nel nome della tolleranza zero. Nel giro di pochi anni Roma sarà invasa per due eventi straordinari, come il Giubileo del 2025 e – se la candidatura della Capitale avrà successo – l’Expo 2030. Per l’esposizione universale c’è bisogno dei voti degli Stati, che l’ambasciatore Giampiero Massolo – capo del comitato promotore di Expo Roma – sta faticosamente tentando di raggranellare in giro per il mondo. Ma se l’immagine romana è quella che stiamo scoprendo, è più difficile vincere. In Campidoglio si diano una mossa: quegli eventi sono ora per la nostra economia. L’inerzia è vietata.