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Covid, ricoveri triplicati. Il piano della Regione Lazio per i posti letto

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Antonio Sbraga
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I ricoveri sono quasi triplicati nel giro di soli 2 mesi e ora la Regione ordina l'attivazione immediata di 255 posti letto in più per far fronte allo «scenario di rischio 4», il penultimo previsto nella scala di gravità-Covid. E, per la prima volta, la pianificazione già tratteggia la preparazione di una doppia opzione subordinata: in caso di «Rischio A» si prospetta sin d'ora l'attivazione di altri 292 letti (241 di area medica + 51 di terapia intensiva, per arrivare ad un totale complessivo di 1782 posti-Covid). Oppure, in caso di «Rischio B» (legato alla temuta variante Omicron), già si prefigura l'attivazione di ulteriori 527 letti (437+90) sfondando quota-2mila (2017: 1736+281).

Questo il piano sui 21 ospedali della Rete-Covid, passati dai 318 degenti del 18 ottobre scorso ai 908 attuali (mentre nelle Terapie intensive si è passati dai 48 ricoverati di 2 mesi fa ai 123 attuali), delineato dal direttore della Sanità reg i o n a l e, Massimo Annichiarico.

«La situazione epidemiologica corrisponde alla fase di attivazione dello scenario di rischio 4, che richiede l'attivazione dei posti letto previsti e non ancora disponibili e di quelli indicati in preparazione. La successiva preparazione della Rete Covid è stata sviluppata in relazione a due modelli di aumento dei casi: il primo corrisponde all'attuale osservazione di una crescita lineare, il secondo ha l'obiettivo di dare una risposta all'incremento dei casi determinato dalla rapidità di diffusione della nuova variante Omicron», ha scritto il direttore Annichiarico a tutte le Asl e alle aziende ospedaliere. Ricordando di dare «priorità di ricovero ai pazienti da Pronto soccorso nelle strutture della rete ospedaliera, nelle strutture pubbliche e accreditate non sede di posti letto dedicati a Covid per il periodo compreso fino al 10 gennaio 2022 mantenendo attiva la completa disponibilità delle strutture». Ma, «nel caso di improvviso massiccio afflusso di casi deve essere attivato il piano di emergenza con l'attivazione di posti letto di stazionamento per casi confermati in tutti gli ospedali della rete d'emergenza».

Uno scenario temuto anche dal professor Antonello Maruotti, ordinario di Statistica all'Università Lumsa: «I contagi nel Lazio continueranno ad aumentare anche le prossime due settimane, lo stesso vale perle ospedalizzazioni e le terapie intensive. Al picco della variante Delta, previsto in Italia per la prima metà di dicembre, si è andata a sommare la nuova variante Omicron. Nel Lazio il numero dei nuovi positivi crescerà in modo sensibile e potrebbe arrivare a superare anche i 3.500 casi giornalieri nel brevissimo periodo».

La rete-Covid avrà, dunque, subito questo nuovo assetto: Policlinico Umberto I (146 posti letto ordinari + 21 di Terapia intensiva), policlinico Gemelli + Columbus Hospital (144 + 59), Istituto Spallanzani (190 + 50) Città di Roma (149), Casalpalocco (80 + 40), San Camillo-Forlanini (45), San Giovanni-Addolorata (34+6), Viterbo (36+4), Rieti (26+4), Frosinone (56+4) e Latina (44+4), Ospedale pediatrico Bambino Gesù (20+3), policlinico Tor Vergata (50+6), San Filippo Neri (50+14), Sant' Andrea (40+6), Sant' Eugenio (40+6), Tivoli (20), Castelli (45+2), Palestrina (20), Civitavecchia (10), Ostia (20).

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