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Covid in Campidoglio fino al 2025. Appalto da 9 milioni per altri tre anni di pandemia

Pier Paolo Filippi
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 Altri tre anni di pandemia, altri tre anni di misure di contenimento sanitario per combattere il Covid. Con i numeri dei contagi sempre più preoccupanti, è questo l'orizzonte sul quale si muove il Campidoglio che si è organizzato per assicurare ai suoi dipendenti tutti i dispositivi di protezione individuale necessari per consentire che possano lavorare in sicurezza. Con una maxi gara da oltre 9 milioni di euro (9.241.461 per l'esattezza) lanciata lo scorso luglio dalla giunta Raggi e confermata dalla nuova amministrazione del sindaco Gualtieri, infatti, Roma Capitale attraverso la centrale unica degli appalti si appresta ad acquistare tutto il materiale necessario, dalle mascherine FFP2 alle protezioni soprascarpe, per i prossimi 36 mesi.

 

 

Nel dettaglio, il Campidoglio ha stimato che per i suoi circa 24mila dipendenti degli uffici centrali, dei dipartimenti e dei municipi serviranno complessivamente 4.617.699 mascherine, 7.913.505 guanti in nitrile, 5.637.903 soprascarpe, 403.704 camici specifici, 173.016 camici generici, 53.928 cuffie copricapo, 30.108 visiere. Oltre ai dispositivi necessari per la protezione dal Covid, nella commessa sono compresi anche scarpe, caschi e gilet da cantiere. La stima del fabbisogno riferito ai prodotti sanitari, tutti monouso tranne le visiere, è stata effettuata, moltiplicando il numero dei dipendenti relativi alla categoria che necessita dello specifico dispositivo con il numero di giorni di presenza settimanale. Milioni di pezzi insomma, che però se la pandemia non dovesse attenuarsi potrebbero anche non bastare, anche in considerazione dell'arrivo della Omicron e di eventuali nuove varianti del virus.

 

 

Il numero di dispositivi acquistati, infatti, è stato tarato su una previsione di emergenza decrescente. Se, infatti, per i primi 8 mesi dall'inizio della fornitura gli uffici del Campidoglio hanno calcolato un consumo totale sulla base del valore medio mensile del fabbisogno rilevato nei mesi scorsi, per i successivi 12 mesi è stata considerata una riduzione del 40% del fabbisogno di prodotti legati all'emergenza sanitaria. Percentuale che sale al 60% per i restanti 16 mesi di validità dell'accordo quadro che sarà sottoscritto con l'azienda vincitrice dell'appalto. Sull'acquisto dei dispositivi, comunque, il Comune sembra muoversi in ordine sparso, peraltro con evidenti anomalie nei prezzi corrisposti per i materiali. Lo scorso mese, infatti, il dipartimento Ambiente ha attivato in autonomia una procedura per l'acquisto di 74.500 mascherine di tipo FFP2, affidando la fornitura alla ditta Carto Copy Srl per un corrispettivo di poco più di 20mila euro, vale a dire 26 centesimi di euro a pezzo. Una cifra ben inferiore a quella che sarà pagata per le mascherine FFP2 secondo il maxi bando della centrale unica appalti, nel quale viene riportato un costo di un euro per ogni mascherina di tipo FFP2.

 

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