Cerca
Logo
Cerca
Edicola digitale
+

Roma, Roberto Gualtieri salda i conti del Pd. Avanti c'è posto: assunti tutti i fedelissimi

Daniele Di Mario
  • a
  • a
  • a

L'ultima in ordine cronologico è l'assegnazione in comodato d'uso gratuito alla Casa Internazionale delle donne della storica struttura di Trastevere. Roberto Gualtieri, piano piano, sta pagando tutti i conti con il Pd e con le associazioni politicamente e culturalmente vicine alla sinistra. Ex presidenti di Municipio, ex assessori, ex consiglieri comunali, dirigenti locali assunti in Campidoglio con compensi di tutto rispetto. «Cambiali elettorali» mugugnano le opposizioni di centrodestra e del M5S in Assemblea Capitolina. È di venerdì la notizia dell'assegnazione in comodato d'uso gratuito alla Casa delle donne della sede di Trastevere. Un'associazione particolarmente a cuore al Pd e al sindaco Gualtieri, che, quand'era ministro dell'Economia del governo Conte, propose nel Milleproroghe un emendamento per assegnare un finanziamento da 900mila euro per salvare lo stabile dallo sfratto. Erano i primi giorni del febbraio 2020 e Gualtieri era candidato per le suppletive alla Camera - per il seggio lasciato libero da Paolo Gentiloni fresco di nomina a commissario Ue - al collegio Roma 1, nel cui territorio è ubicata la sede dell'associazione. L'allora sindaca Virginia Raggi cantava vittoria e con lei il Pd tra le proteste di Giorgia Meloni, di Fratelli d'Italia e del centrodestra. Ma le commissioni Affari costituzionali e Bilancio della Camera, guidate da due presidenti M5S (Giuseppe Brescia e Carla Ruocco), diedero parere negativo e l'emendamento saltò. Una battaglia vinta da FdI per la soddisfazione della Meloni secondo cui «non si possono usare le Istituzioni e il potere per le marchette del Pd e per comprare consenso». Partita chiusa? Macché.

 

 

A inizio ottobre, un emendamento al decreto Agosto teoricamente concepito per far fronte all'emergenza Covid - venne emendato in sede di conversione con una norma volta ad assegnare i 900mila euro necessari a far fronte agli affitti arretrati. Soldi in deficit destinati al Coronavirus ma poi usati anche per finanziare associazioni vicine alla sinistra. Il resto è storia recentissima: il dipartimento Patrimonio di Roma Capitale ha sottoscritto il documento per il comodato d'uso gratuito dell'immobile di via della Lungara alla Casa Internazionale delle donne. «Il periodo di Natale si distingue dagli altri per la gioia con cui si ricevono e si fanno doni ad amici e parenti. Come promesso dal sindaco Roberto Gualtieri e anche grazie al parlamento italiano, il dipartimento Patrimonio di Roma Capitale ha messo nero su bianco il comodato d'uso gratuito alla Casa internazionale delle donne», dice l'assessore Tobia Zevi. Un'altra cambiale elettorale saldata a tempo di record. Non l'unica. Perché in Campidoglio si è riversato in poche settimane un piccolo esercito di dirigenti e politici non rieletti del Partito democratico assunti a tempo determinato con contratti di diretta collaborazione nello staff del sindaco Gualtieri o degli assessori. L'elenco è piuttosto lungo. Quattro gli ex presidenti di Municipio entranti a Palazzo Senatorio: Valeria Vitrotti (sconfitta in VII dalla grillina Lozzi nel 2016), Cristina Maltese, Valerio Barletta ed Emiliano Sciascia. La prima si occuperò dello svolgimento delle attività di supporto nei rapporti con enti ed istituzioni operanti nel territorio di Roma Capitale e con le diverse strutture capitoline. Compenso 47.134,19 euro lordi l'anno. La Maltese, già presidente del Municipio XII e consigliera municipale Dem dal 2006 al 2008, è segretario particolare del sindaco con un compenso di 113.577,58 euro l'anno lordi. Stesso compenso per Giulio Bugarini, ex consigliere comunale Pd, ora capo della segreteria del primo cittadino.

 

 

C'è posto anche per Julian Colabello (candidato e non eletto in Consiglio comunale) e per Federica Assanti (dirigente Dem di Testaccio e già membro della commissione di garanzia Pd), entrambi dello staff di Gualtieri. Colabello si occupa delle attività di supporto finalizzate al coordinamento di relazioni, contatti ed impegni con enti ed istituzioni operanti nel territorio di Roma Capitale e con le diverse strutture capitoline a 62mila euro l'anno. La Assanti invece ha il compito di svolgere attività di supporto nei rapporti con enti ed istituzioni operanti nel territorio di Roma Capitale e con le diverse strutture capitoline a 43.363,39 euro lordi l'anno. Cecilia Del Guercio, già nello staff che ha curato la comunicazione della campagna elettorale di Gualtieri, fa invece parte del gabinetto con l'incarico di «coordinamento delle attività connesse alla raccolta e organizzazione dei dati e delle comunicazioni da divulgar», con compenso di 80mila euro lordi. Sciascia e Barletta, ex minisindaci in IV e XIV Municipio, hanno trovato posto rispettivamente nello staff dell'assessore ai Lavori Pubblici Ornella Segnalini (47mila euro l'anno) e come capo staff dell'assessore ai rifiuti Sabrina Alfonsi (90mila euro l'anno). Sempre dalla Alfonsi è stata assunta Anna Vincenzoni, fino a pochi mesi fa suo assessore in I Municipio: ha un contratto di 57mila euro l'anno. Come capo segreteria la Alfonsi ha invece preso Antonella Liardo, già nella segreteria di Albino Ruberti quando quest'ultimo era capo di gabinetto del governatore Zingaretti, prima di trasferirsi in Campidoglio a ricoprire lo stesso ruolo con Gualtieri.

In Regione lavorava anche Angela Verner, capo staff dell'assessore alla Mobilità Eugenio Patanè, della quale era collaboratrice in commissione Lavori pubblici: prenderà 67mila euro. Ne guadagnerà 62mila euro l'anno Antongiulio Pelonzi, ex capogruppo Pd in Assemblea Capitolina non ricandidatosi: nell'ufficio del sindaco si occuperà del raccordo tra gli assessorati. Con Gualtieri trovano un poto anche Ugo Papi (già membro del dipartimento Esteri del Pd, prenderà 80mila euro l'anno), Sabrina Cavalcanti (ex responsabile Scuola del Pd in III Municipio, guadagnerà 62mila euro), Tommaso Sasso (dei Giovani Democratici, stipendio di 57mila euro) e Sandra Bassotti (membro dell'assemblea romana del Pd, percepirà 43mila euro l'anno). Dall'assessore alle Attività produttive Monica Lucarelli trova invece posto con stipendio di 43mila euro lordi annui il vicepresidente uscente del Municipio I, Jacopo Maria Emiliani Pescetelli. L'assessore al Decentramento Andrea Catarci, invece, ha ingaggiato per 60mila euro l'anno Donato Mattei, ex consigliere in Municipio VIII con delega alla partecipazione, che si occuperà delle relazioni istituzionali esterne.

 

Dai blog