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Covid a scuola, boom di contagi e vola la Dad: i presidi non sanno più cosa fare

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Valentina Conti
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Abbiamo scherzato. O forse no. Dietrofront istituzionale sul protocollo della gestione delle quarantene nelle scuole. Vista l'impennata dei contagi Covid, specialmente nelle scuole del primo ciclo (già in notevole aumento da prima dell'entrata in vigore, come fatto notare dai presidi), si cambia. Ancora (almeno fino a ieri sera la situazione era questa). E di nuovo scuole e famiglie romane vanno nel pallone. Perché a regnare sovrana, sul fronte generale, continua ad essere la confusione, e il sentimento prevalente resta lo sconcerto davanti a normative che non smettono di destare forti perplessità. Con comunque, ad oggi, di media, sette classi su dieci in DaD e quarantene in crescita negli istituti. Proviamo a riassumere.

In una nota redatta dal capo dipartimento del Ministero dell'Istruzione, Jacopo Greco, e dal direttore generale del Ministero della Salute, Giovanni Rezza, ecco la novità: «In considerazione del fatto che la situazione epidemiologica è cambiata, in base all'aumento della circolazione virale, si ritiene opportuno sospendere il programma di sorveglianza con testing con un singolo caso positivo tra studenti e docenti», si legge. «Pertanto, si considera la quarantena per tutti i soggetti ritenuti contatti stretti di un gruppo classe anche se si è verificato un singolo caso tra il personale scolastico. Nel caso in cui le autorità sanitarie siano impossibilitate ad intervenire tempestivamente, il dirigente scolastico, venuto a conoscenza di un caso confermato, è da considerarsi autorizzato, in via eccezionale ed urgente, a disporre la DaD nell'immediatezza per l'intero gruppo classe, ferme restando le valutazioni della As». Sostanzialmente, a meno di un mese dall'approvazione dei nuovi protocolli di sicurezza da applicare in caso di contagio nelle classi, i ministeri della Salute e dell'Istruzione tornano alle regole precedenti.

L'Associazione Nazionale Presidi del Lazio, per bocca della sua presidente Cristina Costarelli, commenta: «La prima circolare sulla gestione delle quarantene è uscita quando i contagi già stavano aumentando, è un bene si sia fatto ora un passo indietro. Ma ancora meglio sarebbe stato non istituire proprio quel protocollo. È stato quasi un mese di massacro con le nuove procedure, per le scuole e per le Asl».

In serata, però, arriva la precisazione da fonti di governo: «Non ci sarà alcun ritorno in DaD in caso di presenza di un solo alunno contagiato», che spiega che, «alla luce della situazione epidemiologica attuale e dopo i necessari approfondimenti, continuano a valere le regole sulla quarantena in classe». A breve verrà pubblicata una circolare esplicativa da parte del Ministero della Salute. Mentre la struttura del commissario straordinario per l'emergenza Covid del generale Figliuolo intensificherà le attività di testing nelle scuole per potenziare il tracciamento. La lista nella Capitale, intanto, è da «bollino rosso».

Solo tra gli ultimi casi: 6 alunni positivi all'Ics La Giustiniana, 3 e un docente al Liceo Innocenzo XIII, 5 classi in quarantena all'Istituto Comprensivo Salacone, un docente e 3 allievi positivi, una classe, 3 docenti e 2 Ata in quarantena e 5 alunni in quarantena per contatti esterni all'Ic Via Sori so, 3 alunni e un docente positivi al Liceo Machiavelli, una classe in quarantena e 4 docenti positivi all'Iis Baffi, 6 alunni e 2 docenti positivi all'Ic Villagio Prenestino, 3 classi in quarantena, 4 alunni e un docente positivi all'Ic Gentileschi, 5 alunni positivi all'Icf Falcone e Borsellino, 2 classi in quarantena e 2 alunni positivi all'Ic Valente.

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