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Roma, autisti in affitto per Atac. Ira dei sindacati: una vergogna, non sapevamo nulla

Pier Paolo Filippi
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Niente assunzioni dalle graduatorie ma per i prossimi due anni via libera ai lavoratori, nello specifico autisti, presi in affitto dalle agenzie interinali. È questa l'ultima novità pensata da Atac per migliorare il servizio di superficie che sconta quotidianamente un significativo numero di corse perse. L'azienda di trasporto nei giorni scorsi ha infatti pubblicato un bando per un accordo quadro per la somministrazione a tempo determinato di operatori di esercizio. Un provvedimento, quello firmato dal direttore generale Franco Giampaoletti, «volto a realizzare la flessibilità del lavoro» per «far fronte ad esigenze straordinarie di natura organizzativa/produttiva che non possano essere soddisfatte con il personale in servizio», che però già si scontra con l'opposizione dei sindacati. In sostanza, l'azienda di trasporto capitolina vuole dotarsi di un bacino di autisti dai quali pescare di volta in volta a seconda della necessità, liberandosi però di tutti gli oneri e i costi che comporta un rapporto di lavoro diretto. L'accordo avrà una durata di 24 mesi e prevede un numero massimo di 146.250 ore lavorative da somministrare. L'agenzia interinale che si aggiudicherà l'appalto dovrà essere in grado di fornire fino a 150 autisti al giorno.

 

 

Autisti che, come specificato nel bando, anche quando in servizio per l'azienda di trasporto non saranno alle dirette dipendenze di Atac, che si limiterà a versare all'agenzia interinale i corrispettivi orari previsti il trattamento retributivo previsto dal vigente contratto nazionale di lavoro e dalla contrattazione di secondo livello, più un «fee», ossia un aggio del 5%. Dall'azienda spiegano che il bacino di interinali servirà per non farsi trovare impreparati in caso di necessità improvvise di avere più autisti, come accaduto ad esempio durante il G20 alla fine dello scorso mese, quando vennero chiuse le metro per motivi di sicurezza e messe in campo numerose navette sostitutive. Un'eventualità che potrebbe ripetersi a causa dei lavori alle linee metro A e B, per i quali potrebbe essere necessario chiudere le linee in alcune fasce orarie e mettere su strada i bus sostitutivi. Gli stessi lavoratori, potrebbero essere indispensabili nel caso il nuovo contratto di servizio con Roma capitale, che dovrà presto essere firmato, disponga un aumento dei chilometri da percorrere.

 

 

Sorpresi, e decisamente contrari, i sindacati. «Non se n'è mai parlato, e non sembrava questa la direzione che Governo, Regione e Comune volessero intraprendere dopo lo scoppio dell'emergenza Covid - dice Roberto Ricci, responsabile del dipartimento mobilità della Fit Cisl Lazio - Qui non siamo nemmeno al precariato ma a un "sotto precariato" che fa schifo, se si pensa che questi autisti restano alle dipendenze dell'agenzia interinale e che quindi non saranno mai assunti da Atac. Se ci sono da fare più chilometri per il contratto di servizio, si utilizzano lavoratori assunti in pianta stabile, non interinali. Quanto alla necessità di far fronte a eventi straordinari, Atac ce l'ha sempre fatta con la sua forza lavoro senza che siano mai stati problemi. Abbiamo una graduatoria di 300 autisti, non si può attingere da quella?». Lapidario Claudio De Francesco di Uiltrasporti: «Al peggio non c'è mai fine - commenta - questa è una cosa assurda, una furbata dell'azienda per avere lavoratori a basso costo».

 

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